Prostata, tecnica innovativa all’ospedale di Vimercate

Il carcinoma della prostata è il primo tumore, per incidenza, nel maschio nel mondo occidentale: in Italia rappresenta oltre il 20% dei tumori diagnosticati negli over 50. Da...

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Il carcinoma della prostata è il primo tumore, per incidenza, nel maschio nel mondo occidentale: in Italia rappresenta oltre il 20% dei tumori diagnosticati negli over 50. Da qualche giorno, a questo riguardo, è stata introdotta, per la prima volta, all’Ospedale di Vimercate, presso la struttura di Urologia, diretta da Gianfranco Deiana, una tecnica assolutamente innovativa.

prostata

E’ la “fusion biopsy” della prostata: una metodica diagnostica di recente introduzione per la diagnosi di tumore prostatico clinicamente significativo. Consiste nella combinazione di due tecniche utilizzate per la diagnosi: la risonanza magnetica e l’ecografia prostatica transrettale.

Mediante l’utilizzo di un ecografo di ultima generazione (l’ASST della Brianza ha investito, in proposito, 70.000 euro), è possibile acquisire e “fondere” le immagini della risonanza magnetica con quelle ecografiche della prostata. “Un sistema di navigazione durante la procedura di biopsia – racconta Deiana – permette di guidare l’ago da biopsia fino all’area “bersaglio” evidenziata da una precedente risonanza magnetica multiparametrica”.

Attualmente la “fusion biopsy” risulta essere la tecnica più accurata per la diagnosi di adenocarcinoma prostatico: l’Urologia di via Santi Cosma e Damiano, è la prima struttura della provincia a introdurla.

Come con la biopsia tradizionale, anche quella “fusion” può essere eseguita in anestesia locale, senza incrementare il tempo di esecuzione della procedura sul paziente.

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