Villa Reale di Monza, parte il recupero della Ex-Borsa

Pubblicato dal Comune di Monza il bando per la progettazione e per i lavori di recupero e riqualificazione della scuola Ex Borsa. «Abbiamo messo la chiave nel cruscotto e...

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Pubblicato dal Comune di Monza il bando per la progettazione e per i lavori di recupero e riqualificazione della scuola Ex Borsa. «Abbiamo messo la chiave nel cruscotto e acceso il motore: la macchina per restituire alla città l’edificio della scuola Ex Borsa di via Boccaccio si è messa in moto», commenta il Sindaco Dario Allevi.

Un progetto per la formazione e la cultura. «Sul tavolo otto milioni di euro per il restauro e il risanamento conservativo dell’edificio, spiega l’assessore ai Lavori pubblici Simone VillaIl recupero dell’ex Borsa consentirà di ampliare l’offerta didattica del Liceo artistico “Nanni Valentini”, un’eccellenza formativa che richiama studenti da tutta la Brianza. Inoltre l’intervento garantirà più spazi all’istituto d’arte con laboratori e aule didattiche speciali, permetterà l’apertura di corsi post diploma e per i cittadini e la messa in rete della Biblioteca con il suo patrimonio di testi specialistici».

Interventi per otto milioni di euro. Il valore complessivo del progetto, inserito nel Piano delle opere pubbliche 2019 – 2021, è di poco meno di otto milioni di euro (7.962.000 euro). Un investimento finanziato dal Comune (3.382.000 euro) e da Regione Lombardia (4.580.000 euro) con il «Patto per la Lombardia» per le infrastrutture. Entro fine anno dovrebbe essere pronto il progetto esecutivo in modo da poter aprire il bando di gara delle opere nei primi mesi del 2020. Dopo l’estate potrebbero iniziare i lavori per concludersi nella primavera/estate del 2022.

Il progetto. L’edificio si sviluppa per un totale di 3.400 mq. su due piani fuori terra e un interrato che ospita la centrale termica. «Consolidamento strutturaletutela, restauro e valorizzazione dell’immobile, attenzione alle performance energetiche e massimo livello di efficienza nella riduzione dei consumi, anche attraverso l’uso di fonti rinnovabili, salvaguardando le caratteristiche architettoniche dell’edificio»: l’Assessore Simone Villa fissa gli obiettivi del progetto. L’idea, che dovrà essere sviluppata dal progetto definitivo/esecutivo, prevede il recupero della facciata con interventi mirati nelle zone deteriorate, mantenendo la scansione dei disegni geometrici originali e il restauro delle parti che possono essere recuperate; la sostituzione dei serramenti e il rifacimento della copertura; una nuova distribuzione interna degli spazi in grado di aumentare la disponibilità di aule e laboratori; due scale a pianta rettangolare e un ascensore per collegare i piani.

Impianti high-tech. «Il progetto – spiega l’Assessore – dovrà contenere soluzioni tecnologiche d’avanguardia sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista della facilità di manutenzione, con riduzione dei costi di gestione». La centrale termica dovrà essere collegata alla rete di teleriscaldamento gestita da ACSM-AGAM e gli impianti, adeguati alle normative di sicurezza, dovranno essere progettati per poter essere monitorati in remoto mediante un pc in tempo reale e, quindi, senza interferire con la normale attività didattica.

Giù le barriere. L’accessibilità dovrà essere garantita a tutti gli ambienti interni ed esterni attraverso l’eliminazione dei dislivelli di ingresso ai diversi spazi, un andamento il più possibile continuo dei corridoi e dei passaggi e un uso dei servizi igienici «disegnato» per persone con ridotte capacità motorie.

Progetto «a consumo di suolo zero». Non sono previsti nuovi edifici o aumenti di volumi in aree protette, né modifiche alle aree di verde pubblico presenti. «Le superfici destinate a verde sono superiori al 30 per cento della superficie totale del lotto, il comparto globale Villa Reale, e al 40 per cento della superficie edificata, spiega Simone VillaTali requisiti dovranno in ogni caso essere garantiti anche in caso di modifiche di progetto».

Duecento anni di storia. L’edificio fu progettato nel 1802 dall’architetto Luigi Canonica nell’ambito di un parco e una riserva di caccia nei pressi della Villa Reale e nel 1869 apre la scuola comunale, pubblica e gratuita di disegno e decorazione. Dal 1873 ai primi del Novecento fu diretta da Paolo Borsa, professore di disegno. Nel 1937 diviene sede della «Civica Scuola serale Artigiana Paolo Borsa» che rimase nell’ala della Villa fino ai primi anni Novanta del Novecento. Nel 2011 l’intero edificio fu dichiarato inagibile.

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