È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti regionale: con il 10,2% di tutta la superficie destinata a orti pubblici a livello nazionale la Lombardia sale sul podio delle regioni “urban farmers”, alle spalle solo dell’Emilia Romagna (37 per cento) e davanti alla Toscana (9 per cento).
Milano si conferma la prima città per spazi urbani dedicati agli appassionati della zappa con quasi 74 mila metri quadrati. Alle sue spalle Como con 21 mila metri quadrati, Cremona con 19 mila, Pavia con 15.700 e Monza con 13.500. A seguire gli altri capoluoghi di provincia: Lecco con 10.800 metri quadrati, Brescia con 9.550, Sondrio con 8.453, Mantova con 8.267, Varese con 6.650, Bergamo con 5.500 e infine Lodi con 1.296 metri quadrati.
Per realizzare un orto tradizionale in giardino si può stimare un investimento intorno ai 250 euro per 20 metri quadrati “chiavi in mano” per acquistare terriccio, vasi, concime, attrezzi, reti per delimitare le coltivazioni, sostegni vari, sementi e piantine.
Individuare lo spazio giusto e, la stagionalità, conoscere la terra di cui si dispone, scegliere attentamente semi e piantine a seconda del ciclo e garantire la disponibilità di acqua sono alcune delle regole da seguire per ottenere buoni risultati.
E la voglia green degli italiani da quest’anno può contare anche su un nuovo strumento che è il bonus verde, che prevede detrazioni ai fini Irpef del 36 per cento delle spese per lavori di “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi nonché per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
Il bonus si applica nel limite massimo di spesa di 5.000 euro per interventi sulle singole unità immobiliari e sulle parti esterne condominiali.
Il decalogo per un orto (quasi) perfetto
1) Spazio giusto: è necessario individuarlo. L’orto in piena terra è la soluzione migliore. Per chi non ha il giardino, il balcone o il terrazzo sono una buona alternativa. L’importante è che siano soleggiati e ventilati;
2) Stagionalità: occorre conoscerla. A ogni periodo dell’anno il suo prodotto. Per sapere quando e cosa coltivare è utile dotarsi di un calendario delle semine con indicate le fasi lunari;
3) Giusto tempo: gli orti, anche quelli di piccole dimensioni, necessitano di cure quotidiane. Se si ha poco tempo il consiglio della Coldiretti è di comprare le piantine già sviluppate e trapiantarle;
4) Buona terra: è garanzia di risultati. Per mantenere un buon livello di fertilità è meglio scegliere compost vegetale biologico o terriccio universale;
5) Semi e piantine: ci sono selezioni da fare e regole da rispettare a seconda che si lavorino ortaggi a ciclo lungo (fagioli, piselli, fave) o a ciclo corto (ravanelli, rucola o carota);
6) Trapianto: si realizza quando le dimensioni della piantina superano quelle del recipiente. E’ possibile cambiare più volte il vaso aumentandone man mano la grandezza;
7) Acqua: per un’adeguata crescita alle colture il terreno deve essere sempre umido, ma mai bagnato, secondo la Coldiretti. Le innaffiature vanno regolate a seconda della temperatura e dello sviluppo delle piante;
8) Temperatura: è importante fare attenzione all’andamento del tempo. A marzo e ad aprile il rischio di gelate notturne è ancora alto: è bene quindi proteggere le piantine con dei teli isolanti;
9) Parassiti: formiche, mosca degli orti, ragnetti rossi e bruchi sono i principali insetti che possono arrivare a creare seri problemi alla produzione. Per limitare questi attacchi, oltre a usare prodotti specifici, è bene scegliere ortaggi che si adattano meglio al clima e al territorio dove si vive;
10) Costi: realizzare un orto in giardino, secondo Coldiretti, ha una spesa contenuta. Tra terra, piantine o semi, concime e strumenti di lavoro, l’investimento si può stimare intorno ai 250 euro per uno spazio di 20 metri quadrati “chiavi in mano”.
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