Da Regione Lombardia stop alla cementificazione

Riduzione del consumo di suolo agricolo e riqualificazione delle aree dismesse e degradate. Sono questi i capisaldi dell’Integrazione al Piano Territoriale Regionale (PTR), approvato nell’ultima seduta della Giunta regionale, con una delibera...

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Riduzione del consumo di suolo agricolo e riqualificazione delle aree dismesse e degradate. Sono questi i capisaldi dell’Integrazione al Piano Territoriale Regionale (PTR), approvato nell’ultima seduta della Giunta regionale, con una delibera dell’assessore al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni, che riassume e ritrasmette al Consiglio regionale il PTR arricchito dalla proposta alle controdeduzioni operate sul testo in recepimento delle 48 osservazioni giunte da Comuni, Province, ordini professionali e associazioni di categoria.

L’approvazione definitiva del documento, che porterà presto la Lombardia a essere la prima regione italiana ad aver adottato uno strumento urbanistico che recepisce le linee guida della UE sull’azzeramento del consumo di suolo entro i prossimi trent’anni, spetterà al Consiglio regionale ed è prevista entro la fine del 2018.

Da un lato, si individua il percorso che  porterà a raggiungere per tempo l’obiettivo finale, cioè un consumo di suolo su base regionale pari a zero entro il termine fissato dalla Unione Europea, il 2050, spiega l’assessore Foroni, dall’altro si identifica lo strumento per giungere a questo risultato, ossia la riqualificazione di aree dismesse, sia a livello residenziale sia industriale. E’ attraverso questi due aspetti che il PTR assume un valore politico di grandissima rilevanza.

Il Piano Territoriale Regionale suddivide tra l’altro la Lombardia in 33 Ambiti territoriali omogenei (ATO), rispetto ai quali stabilisce criteri e indirizzi tecnici per contenere il consumo di suolo e propone un sistema di monitoraggio per i PGT, oltre a indicare come compilare la ‘Carta del consumo di suolo’ in base a dati e modalità di calcolo prefissate, in modo da avere un monitoraggio costante e aggiornato della situazione.

Approvati dalla Giunta nel gennaio 2016, gli elaborati della proposta di integrazione del PTR sono passati attraverso la consultazione pubblica di VAS (valutazione ambientale strategica) e hanno ricevuto circa 300 contributi da parte di 70 diversi soggetti. Il 23 Maggio 2017 il Consiglio regionale ha adottato con decreto l’Integrazione del PTR, che ha ricevuto 48 osservazioni da parte dei soggetti coinvolti nella concertazione, alla base delle controdeduzioni.

Delle 48 osservazioni pervenuteci, commenta Foroni,   è stata  accolta principalmente quelle finalizzate a semplificare i criteri che dovranno essere adottati dai Comuni per adeguare i loro Piani di Governo del Territorio (PGT), nonchè a rendere più efficaci gli aspetti di pianificazione coordinata nell’elaborare le scelte per la riduzione del consumo di suolo.

Non è invece cambiata la sostanza del PTR così come riproposto in Giunta: ricordo infatti che venne già adottato dal Consiglio regionale senza un solo voto contrario, a dimostrazione della sua validità e lungimiranza.

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