Immigrazione: mafia nigeriana in costante crescita

“La comunità nigeriana, pur non essendo tra quelle maggiormente rappresentate nella nostra regione, è molto cresciuta negli ultimi anni: da 7.627 residenti 2012 a 14.147 nel 2018. Nel 2016 il numero...

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“La comunità nigeriana, pur non essendo tra quelle maggiormente rappresentate nella nostra regione, è molto cresciuta negli ultimi anni: da 7.627 residenti 2012 a 14.147 nel 2018. Nel 2016 il numero delle segnalazioni di delitti commessi da nigeriani per mille residenti era pari a 130.4‰, il valore più elevato nelle comunità di stranieri considerate.

Nel 2016 si sono verificate: 49 minacce, 15 ingiurie, 10 violenze sessuali, 77 furti, 36 ricettazioni, 39 rapine, 19 estorsioni, 2 sequestri di persona, 2 associazioni per delinquere, 4 riciclaggio e impiego di denaro, 14 truffe e frodi informatiche, 29 danneggiamenti, 89 reati per stupefacenti, 49 episodi di sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile, 1 delitto informatico, 766 delitti di altro tipo, 110 lesioni dolose e 11 percosse per un totale di 1322 episodi.

I dati dell’ultimo anno evidenziano un consistente incremento del numero di immigrati irregolari provenienti principalmente da Marocco (10.810 persone), Egitto (10.270) ed Albania (8.890). Nelle nazioni dalle quali arriva la maggior parte dei migranti (Marocco, Egitto ed Albania) però non è in atto guerra alcuna, con la conseguenza inevitabile che, nei primi mesi dell’anno in corso, il 68% delle 71 mila domande di asilo presentate siano state respinte e solo il 7% di quelle accolte abbiano riconosciuto al richiedente lo status di rifugiato. Dall’indagine fatta da Polis Lombardia emerge che oltre la metà degli immigrati integrati, il 55,3%, ha un atteggiamento di chiusura nei confronti di chi arriva da aree in cui non è in atto alcuna guerra e persecuzione, mentre il 12,3% sceglierebbe addirittura di non accogliere nessuno. Sono invece solo il 32,5% quelli per l’accoglienza indiscriminata. Da ciò si evince che il fenomeno immigrazione incontrollata rappresenta un serio problema anche per gli immigrati regolari.

Alle varie spese vanno poi aggiunte quelle delle singole Regioni per l’assistenza sanitaria ai presunti profughi. La sola Regione Lombardia al 31 dicembre 2017, vantava crediti per 65 milioni di euro per le prestazioni urgenti e comunque essenziali erogate agli stranieri non in regola”. E’ quanto afferma l’Assessorato Regionale all’Immigrazione e Sicurezza.

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