Furti, rapine, borseggi con la tecnica del “Tocomocho”

Questa mattina, martedì 20 Novembre, i Carabinieri della Compagnia di Rho (MI), hanno eseguito, nelle provincie di Milano, Roma, Firenze e Mantova, un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal...

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Questa mattina, martedì 20 Novembre, i Carabinieri della Compagnia di Rho (MI), hanno eseguito, nelle provincie di Milano, Roma, Firenze e Mantova, un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano nei confronti di 28 persone (21 in carcere, 6 agli arresti domiciliari e 1 obbligo di presentazione alla P.G.) ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati, borseggi, rapine, furti in abitazione e ricettazione.

Le indagini, avviate nel Gennaio 2018, hanno consentito di accertare l’esistenza di un gruppo criminale con base operativa in Milano, che pianificava e realizzava attività in tutto il Centro-Nord Italia.

In particolare, venivano evidenziate le dinamiche all’interno del sodalizio criminale, caratterizzato dalla peculiare scelta delle vittime (quasi sempre persone anziane o donne); dei luoghi (all’interno di aree di parcheggio di supermercati o esercizi commerciali); del modus operandi (asportavano dalle auto borse, portafogli e telefoni cellulari quando, dopo aver riposto la spesa in auto, gli anziani si allontanavano dal mezzo per depositare il carrello) e di espedienti per eludere le indagini (utilizzo di autovetture intestate a prestanome o rubate, di generalità false ad ogni controllo di polizia, continuo cambio delle utenze cellulari).

Le vittime, venivano avvicinate in strada con il sistema del cd. “tocomocho” (tecnica molto diffusa nei Paesi del Sudamerica ed in quelli di lingua spagnola che consiste nel commettere il reato in luoghi di transito, ove il reo si avvicina alla vittima sostenendo di avere un biglietto della lotteria pluripremiato che per qualche motivo non può incassare, offrendolo in vendita al malcapitato ad una somma inferiore al valore del premio.

Al fine di conferire maggiore credibilità alla proposta, interviene quindi un complice che, fingendosi estraneo ai fatti, conferma l’autenticità del biglietto esibito, che ovviamente risulterà poi falso, inducendo la vittima ad acquistarlo previa consegna del denaro al reo, facendosi accompagnare presso un bancomat o presso l’abitazione), inducendole a consegnare, in una fase successiva, denaro o gioielli e limitandone le capacità cognitive mediante tecniche di ipnosi o stordendole con l’utilizzo del farmaco alcaloide allucinogeno “scopolamina”, c.d. droga “dell’alito del Diavolo”

Gli approfondimenti investigativi consentivano inoltre di accertare la responsabilità del sodalizio criminale in ordine alla commissione di 49 furti e 40 rapine in abitazione, commessi nell’arco di soli 5 mesi nel Centro-Nord d’Italia, trarre in arresto in flagranza di reato 6 persone e sequestrare circa 4.000 € in contanti, provento di una rapina in abitazione e già restituiti all’avente diritto ed individuare i canali di ricettazione dei gioielli e dei monili provento dei furti e delle rapine. I preziosi venivano rivenduti prevalentemente a tre esercizi “Compro Oro” di Milano e ad un ricettatore egiziano.

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