Carabinieri di Monza recuperano un “De Pisis” rubato nel 1975

I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Monza hanno restituito ad una 81enne ferrarese un pregevole dipinto olio su tela dell’artista Filippo De Pisis, raffigurante “Paesaggio...

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I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Monza hanno restituito ad una 81enne ferrarese un pregevole dipinto olio su tela dell’artista Filippo De Pisis, raffigurante “Paesaggio – Vie di Parigi” del 1947, rubato a Milano il 18 Dicembre nel 1975.

L’attività d’indagine, iniziata nel settembre 2015, scaturisce dal monitoraggio del mercato antiquariale meneghino da parte dei militari del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Monza. In particolare, presso un restauratore, l’attenzione degli investigatori si era concentrata su un’opera dell’artista Filippo De Pisis, uno tra i maggiori interpreti della pittura italiana della prima metà del Novecento e realizzata durante il suo periodo parigino. Il bene, affidato da un 46enne milanese all’artigiano, era in restauro poiché, di lì a poco, sarebbe stato posto in vendita presso una casa d’aste di Milano.

L’immediata comparazione dell’immagine del dipinto, con quelle contenute nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, ha permesso di accertare che l’opera era da ricercare perché rubata dall’auto di un privato che, nella stessa circostanza, aveva denunciato anche la sottrazione di altri due dipinti: un “Paesaggio veneziano” del medesimo autore ed un “Tre tagli su fondo bianco” dell’artista Lucio Fontana, entrambi, tuttora, ancora da recuperare.

Gli ulteriori sviluppi investigativi hanno permesso di ricostruire che l’opera del maestro De Pisis, dopo essere transitata presso una galleria d’arte padovana, nei primi anni ’90, era passata di mano in mano attraverso diversi collezionisti privati, rimanendo così nascosta ai controlli abitualmente effettuati sul mercato antiquariale dal Nucleo TPC di Monza.

Oggi, grazie  all’intuito investigativo e alla determinazione dei militari, quest’opera, dopo oltre quarant’anni, è stata finalmente restituita al legittimo proprietario.

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