Artisti in città per “Monza in acquarello”

Oltre 80 artisti provenienti da 26 Paesi del mondo: considerato a lungo, e a torto, una sorta di «arte minore», l’acquarello torna in città con la seconda edizione di «Monza...

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Oltre 80 artisti provenienti da 26 Paesi del mondo: considerato a lungo, e a torto, una sorta di «arte minore», l’acquarello torna in città con la seconda edizione di «Monza in Acquarello», in programma dall’11 al 13 settembre, una rassegna dal sottotitolo eloquente «La bellezza dell’acqua in mostra».
 «Dopo lo straordinario successo dello scorso anno – spiega il Sindaco di Monza Dario Allevi – sarebbe stato un vero peccato non organizzare questa seconda edizione a causa del Covid 19. Ed è per questo che voglio pubblicamente ringraziare Tiziana Tagliabue, l’Assessore Longo e il suo staff che, in poche settimane, sono riusciti a compiere un mezzo miracolo. Monza, così, anche quest’anno, sarà la capitale mondiale dell’acquarello per tre giorni, dove saranno esposte opere dei più grandi protagonisti di questa tecnica pittorica oltre a essere organizzati workshop, laboratori e sessioni en plein air».
Per tre giorni – venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 settembre – gli appassionati potranno avvicinarsi alla tecnica che ha affascinato pittori come il Canaletto e sedotto i protagonisti del Grand Tour del Settecento come William Turner. E, naturalmente, visitare le quattro mostre con le opere dei più grandi esponenti del mondo dell’acquarello a livello mondiale in quattro luoghi simbolo del cuore culturale della città, l’Arengario, i Musei Civici, la Galleria Civica e le Argenterie della Reggia di Monza. Questi gli orari di apertura: da venerdì 11 a domenica 13 settembre dalle 10 alle 19. Le mostre (tranne quella alla Reggia di Monza) proseguiranno fino al 27 settembre nei seguenti orari: da martedì a venerdì dalle 15 alle 19, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 (Arengario e Galleria Civica) e mercoledì dalle 15 alle 18, giovedì dalle 15 alle 18 e dalle 20 alle 23, venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 (Musei Civici). Ingresso libero.
 «Questo progetto – spiega l’Assessore alla Cultura Massimiliano Longo – arriva da lontano, dalla volontà di organizzare qualcosa di importante sulla tecnica dell’acquerello a Monza, la città di Mosé Bianchi, tra l’altro raffinato acquerellista. Il vuoto, finalmente, è stato colmato con un progetto molto ampio che prevede l’esposizione delle opere di alcuni dei più grandi esponenti del mondo dell’acquarello a livello mondiale, workshop, laboratori. Un evento culturale di portata internazionale che, dopo il grande successo dello scorso anno con quasi 5 mila visitatori in tre giorni, ci consente di proseguire sulla strada della promozione dello sviluppo turistico del territorio e dà a Monza la possibilità di diventare un appuntamento e un polo di riferimento per l’acquarello».
Per tre giorni Monza ospiterà le opere dei «big» dell’acquarello provenienti da tutto il mondo: dagli Stati Uniti e dal Brasile, dal Perù e dalla Cina, dalla Thailandia e dalla Russia, dalla Polonia e dal Bangladesh, oltre che naturalmente dall’Italia: Roberto Andreoli, Giuliano Boscaini, Geremia Cerri, Massimo Ciavarella, Felice Feltracco, Pasqualino Fracasso, Massimiliano Iocco, Roberto Zangarelli, Igor Sava, Angelo Gorlini, Francesco Fontana e Valerio Libralato (Italia); Igli Arapi (Albania); Herman Pekel e Joseph Zbukvic (Australia); Kauser Hossain e Fauzia Shabnam (Bangladesh); Tejo Van Den Broeck (Belgio); Ekaterina Sava (Bielorussia); Michael Solovyev (Canada); Liang Gang, Hua Hanbing, Liu Yi, Liu Souxchiang e Zhu Zhigang (Cina); Yuko Nagayama (Giappone); Rajat Subhra Bandopadhyay e Prafull Sawant (India); Joe Dowden (Inghilterra); Sergyy Lysyy (Lituania); Jansen Chow Chiayee Lam e Suzchiang Tan (Malesia); Patricia Guzman (Messico); Eugen Chisnicean (Moldavia); Munkhuu Gugu (Mongolia); Jan Min (Olanda); Ali Abbas Syed (Pakistan); Cristhian Flores e Nicola Lopez (Perù); Andrzej Gosik (Polonia); Julio M. Jorge (Portogallo); Elena Bazanova, Ilya Ibryaev, Olga Litvinenko, Konstantin Sterkhov e Sergey Temerev (Russia); Angela Barbi (Spagna); Jasmine Huang e Chien Chung Wei (Taiwan), Tawee Kesa – Ngam, Phatcharaphan Raiva, Direk Kingnok e La Fe (Thailandia); Xi Guo, Christine Krupinski, John Salminen e Ron D. Stocke (USA). La partecipazione degli artisti è stata condizionata dalla pandemia, dalle restrizioni e dalla chiusura dei voli da e per l’Italia da parte di molti Paesi. Saranno in città tutti gli artisti Italiani e nove stranieri: Ekaterina Sava, Cristhian Flores, Andrzej Gosik, Sergyy Lysyy, Julio M. Jorge, Angela Barbi, Tejo Van Den Broeck, Michael Solovyev e Igli Arapi.
Le novità di questa edizione sono tre. Innanzitutto un contest internazionale di 120 opere di artisti provenienti da tutto il mondo che saranno giudicati da una giuria tecnica e dal voto popolare. Gli acquarelli saranno esposti in Galleria Civica. La seconda novità è l’«Indagine sulla luce», un esperimento scientifico sulla reazione dei colori alla luce. Ai Musei Civici saranno esposte due opere di Mosè Bianchi e Pompeo Mariani illuminate con una luce che riproduce le candele o le lampade a olio dell’epoca in cui furono dipinte e con la luce artificiale di oggi. Ciò consentirà ai visitatori di capire come i colori delle opere cambiano al variare delle fonti di luce. L’«Indagine sulla luce» è in collaborazione con l’Accademia Internazionale dell’Acquarello, il CNR, il Dipartimento di Medicina e Chirurgia e di Psicologia dell’Università degli Studi Milano – Bicocca, l’Università Statale di Milano, la Clinica Oculistica dell’Ospedale Sacco e i Musei Civici. In piazza San Pietro Martire, infine, «Monza in Acquarellino»: workshop e laboratori di acquarello per bambini dai 3 agli 8 anni.
«Vogliamo offrire agli appassionati o semplicemente ai curiosi uno sguardo ampio sul panorama delle correnti pittoriche che animano a livello internazionale il mondo dell’acquarello, spiega Tiziana Tagliabue dell’Accademia Internazionale dell’Acquarello. Abbiamo riflettuto a lungo sull’opportunità di organizzare anche quest’anno il festival. La pandemia insiste pesantemente sulla qualità del nostro quotidiano, ma l’Arte è sollievo ed è ragionando su questo concetto che abbiamo trovato la soluzione ai nostri dubbi».
Al tempo dei selfie e delle stories su Instagram, c’è chi racconta le emozioni del viaggio su un taccuino a colpi di pennello, usando gli acquerelli e unendo un racconto scritto con le immagini realizzate a mano. I «Carnet de Voyage», in voga nel Settecento durante i Grand tour in Italia, tornano protagonisti a «Monza in Acquarello» con conferenze, performance e workshop in una cornice straordinaria, quella Argenterie della Reggia di Monza con il sostegno dell’associazione «M.Ar.Co Monza – Arte Contemporanea».
La Sala Maddalena ospiterà le «demo» dei pittori, mentre le «conferenze» in pillole della durata di una ventina di minuti si svolgeranno ai Musei Civici. In programma: «La politica dei colori. Winston Churchill acquarellista» di Giorgio Federico Siboni, «Colore» di Sergio Omarini, «Carnet di viaggio nel contagio» di Stefano Favarelli, «Metti di meno, quando la percezione visiva dà una mano all’artista» di Mario Cigada, «Cornice, completamento o completamento dell’opera. Scopriamolo insieme» di Marco Meloni.

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