Stagione di caccia, protestano gli animalisti

Sabato 21 Settembre, dalle 14.30 alle 17.30, le associazioni LAC, LAV, CABS LIPU, ENPA e WWF organizzano un presidio contro la caccia, a Milano in piazza Duca d’Aosta/Palazzo Pirelli...

1004 0
1004 0

Sabato 21 Settembre, dalle 14.30 alle 17.30, le associazioni LAC, LAV, CABS LIPU, ENPA e WWF organizzano un presidio contro la caccia, a Milano in piazza Duca d’Aosta/Palazzo Pirelli (a due passi dalla Stazione Centrale). Una protesta contro i provvedimenti sulla caccia decisi a livello regionale, tra cui la cattura dei piccoli uccelli migratori a fini di impiego come richiami vivi.

Il roccolo nasce in periodo medievale, il roccolo, costituito da serie di alberi disposti in circolo tra i quali vengono posizionate reti e al cui centro vengono posti gli uccelli da richiamo in piccolissime gabbie, era una postazione di caccia utilizzata dagli uccellatori per catturare avifauna migratoria viva. Oggi la maggior parte dei roccoli è abbandonata a se stessa, ma alcuni si possono considerare esempi ben conservati di architettura naturalistica.

La stagione venatoria, iniziata domenica 15 settembre, ha interessato oltre 53.000 cacciatori lombardi. “L’attività venatoria è fondamentale – ha affermato l’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi – per l’equilibrio ambientale, una tradizione millenaria con un enorme indotto occupazionale. La Regione Lombardia sta lavorando per semplificare le norme, consentendo ai cacciatori di esercitare la propria attività in sicurezza e con meno burocrazia”.

Mentre ENPA chiede una stretta sull’attività venatoria, il presidente lombardo di Federcaccia, Lorenzo Bertacchi sottolinea che “La caccia è una passione ancora molto viva in Lombardia, dove grazie all’attuale amministrazione quest’anno dovrebbero riaprire gli impianti di cattura e dove sono state approvate modifiche normative apprezzate dal mondo venatorio e non si sono assecondate le richieste di restrizione avanzate dal mondo animalista”.

Condividi

Join the Conversation