MONZA – L’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) Brianza sta lavorando all’elaborazione di nuove regole e linee guida per assicurare una maggiore tutela del benessere degli equidi. L’iniziativa, promossa a Monza e coordinata da Diego Perego, Direttore del Dipartimento Veterinario di ATS, ha riunito esperti del settore per approfondire la conoscenza del mondo equino e migliorare la valutazione del loro stato di salute e benessere.
Un confronto tra esperti per un approccio integrato
L’incontro ha visto la partecipazione di un’ampia gamma di professionisti: veterinari ufficiali della sanità pubblica (Paolo Bianchi e Virna Cavalli di ATS), clinici liberi professionisti (Massimo Magri, ippiatra), esponenti del mondo accademico (Emanuela Valle dell’Università di Torino) e operatori del volontariato (Nicole Berlusconi e Susanna Cottica di Progetto “Islander”).
La necessità di questo confronto nasce dalla consapevolezza che la normativa vigente (decreto legislativo 146/2001) necessita di essere integrata con strumenti più efficaci. L’obiettivo è approfondire i criteri di valutazione delle condizioni fisiche, comportamentali e ambientali che influenzano il benessere di cavalli, pony, asini, muli e bardotti.
L’importanza di una check list uniforme
Uno degli esiti principali di questo lavoro sarà la creazione di una check list uniforme. Questo strumento servirà a migliorare la qualità e la coerenza dei controlli, indipendentemente dall’impiego dell’animale: che si tratti di produzione alimentare, attività sportiva (ludica o agonistica), interventi assistiti o allevamenti familiari.
Come sottolinea la dottoressa Virna Cavalli, “tra gli aspetti su cui si avverte il bisogno di far crescere la sensibilità da parte degli operatori del settore equino ci sono le modalità di detenzione dell’animale, i bisogni di movimentazione e socializzazione, l’alimentazione, la cura sanitaria, tutti fattori da cui deriva la sua salute e più in generale il suo benessere psicofisico. Il varo di una check list scritta a più mani, da utilizzare come guida di riferimento nell’ambito dei controlli da parte di tutti i colleghi, rappresenta un passo avanti importante”.
Il contributo di “Progetto Islander”
Un ruolo significativo nella discussione è stato quello di Progetto Islander, un’associazione no profit nata in Lombardia nel 2012 e attiva in tutta Italia. Il loro obiettivo è salvare cavalli da situazioni di abbandono, sfruttamento o indigenza, restituendo loro dignità e salute attraverso percorsi di riabilitazione e cura presso il proprio Centro di Recupero. Attualmente, il Centro ospita circa 40 cavalli in custodia giudiziaria e ha curato e riabilitato centinaia di animali dalla sua fondazione. L’associazione è riconosciuta dal Ministero della Salute.
Impegno per la prevenzione e la “one health”
Il Direttore del Dipartimento Veterinario, Diego Perego, ha espresso soddisfazione per l’esito dei lavori: “Il nostro fine era quello di fare il punto su una tematica ancora non abbastanza indagata, riunire colleghi veterinari di vari ambiti professionali, e confrontarci con una realtà qualificata dell’associazionismo per conoscere le esigenze di tutti e superare eventuali criticità. Il nostro impegno sarà anche quello di dare più impulso all’attività di controllo, come sempre, non con l’intento di sanzionare, ma di dare supporto e prescrizioni chiare agli operatori.”
Il Direttore Generale di ATS Brianza, Michele Brait, ha ribadito l’impegno dell’Agenzia a rafforzare il proprio ruolo non solo nell’erogazione di servizi e assistenza, ma anche nella formazione e nella crescita culturale in ambito veterinario. Questo si inserisce pienamente nel concetto di “one health”, che promuove una salute integrata tra persone, animali e ambiente. “Il contributo di tutti sarà infatti prezioso anche per la stesura di un manuale operativo, che orienti il veterinario nella sua attività ispettiva. Siamo certi che operatori e animali avranno dei benefici nel seguire le indicazioni emerse dal gruppo di lavoro”, ha concluso Brait.
Nicole Berlusconi, presidente dell’Associazione Progetto Islander Onlus, ha ringraziato ATS Brianza per l’iniziativa: “I cavalli sono gli animali in assoluto più utilizzati nelle attività umane e sono troppo spesso vittime di maltrattamenti. Per prevenire reati di maltrattamento riteniamo che sia necessario un cambiamento culturale e la diffusione della conoscenza del cavallo e delle sue necessità primarie attraverso programmi di formazione oltre all’applicazione di norme e protocolli ben definiti e oggettivi. Auspichiamo che questa iniziativa rappresenti un esempio per tutte le istituzioni che operano a tutela degli animali”.
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