MONZA – La sua delusione è profonda. E rispecchia quella di tutto l’ambiente biancorosso. Alessandro Nesta, tecnico del Monza, amareggiato dalla retrocessione, non va in sala stampa per il post partita.
Al suo posto, l’onere di esprimere il commiato da una serie A in cui la squadra ha dimorato per tre stagioni e che ha dovuto abbandonare al termine di una stagione nata male e finita peggio se lo prende il direttore sportivo Mauro Bianchessi.
“Purtroppo oggi è il giorno della retrocessione – spiega – era giusto che venisse il direttore della squadra, c’è grande amarezza, ce l’hanno i tifosi e ce l’abbiamo anche noi, da domani ci siederemo al tavolo con il dottor Galliani per preparare una squadra molto forte per poter vincere il campionato di serie B e riportare il Monza in serie A. E’ da poco che sono a Monza, questo non può cancellare i quattro anni, e dico quattro considerando la cavalcata della serie B, quest’anno è andata storta. Guardando la classifica di serie A, le prime undici squadre sono almeno dieci anni che non retrocedono, il divario economico si farà sempre più ampio, la volontà è , come dicevo, preparare una squadra forte per essere protagonisti per la prossima stagione”.
Bianchessi individua in parecchi fattori il verso negativo della stagione: “abbiamo una media di sette giocatori sempre indisponibili e abbiamo quindi dovuto fare i conti con parecchi infortuni – prosegue – dovremo fare valutazioni importanti anche su questo. Il Monza è in vendita, questo lo sappiamo, ma la proprietà non ci ha mai fatto mancare nulla. La retrocessione non è certo dovuta alla proprietà, ma una concausa di situazioni che dovremo valutare a campionato finito. La Fininvest non ci ha mai fatto mancare assolutamente nulla”. (articolo di Cristiano Comelli)
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