Monza Inter, le probabili formazioni

MONZA – Prima vittoria stagionale cercasi. L’avversaria che il campionato mette di fronte al Monza per la quarta giornata non è propriamente all’acqua di rose. All’U Power, nella sfida...

3517 0
3517 0

MONZA – Prima vittoria stagionale cercasi. L’avversaria che il campionato mette di fronte al Monza per la quarta giornata non è propriamente all’acqua di rose. All’U Power, nella sfida in programma domenica 15 settembre alle 20.45, arriverà la capolista Inter.

I nerazzurri di Simone Inzaghi detentori dello scudetto, sinora, non hanno mai steccato pareggiando per 2-2 al Luigi Ferraris contro il Genoa e passeggiando su Lecce (2-0) e Atalanta (4-0) al Meazza nei due scontri successivi. Risultato, 7 punti, miglior attacco del campionato con otto reti all’attivo e primato sia pure condiviso con Juventus, Torino e Udinese.

I biancorossi arrivano invece alla sfida con il magro bottino di due punti accumulato grazie ai pareggi in terra toscana con Empoli e Fiorentina e al passo falso alla prima stagionale in casa contro il Genoa. La voglia di mettere in classifica punti sicurezza della compagine di Alessandro Nesta avrà di fronte una corazzata che desidera continuare a primeggiare per cercare di concedersi il bis dello scudetto cucito sulla maglia lo scorso campionato.

COSI’ NEL 2023-24

Ambedue gli incontri sorrisero ai nerazzurri. Al debutto in campionato il 19 agosto 2023 la squadra di Simone Inzaghi prevalse al Meazza per 2-0 con doppietta di Lautaro Martinez. Al ritorno all’U Power, ai biancorossi, andò ancora peggio con un secco 1-5 al passivo. Per la squadra allora allenata da Raffaele Palladino segnò Pessina, l’Inter opposte le doppiette di Calhanoglu e Lautaro Martinez e la rete di Thuram.

INFORTUNATI, SQUALIFICATI, DIFFIDATI

Nelle file del Monza Nesta deve fare i conti con quattro defezioni da infortunio. Ai box ci sono infatti Birindelli per un problema fisico, Ciurria per uno al ginocchio, Cragno operato alla spalla e non disponibile prima di ottobre e Mota Carvalho, anch’egli fermato da un problema fisico.

L’Inter ha in forse Bastoni che è reduce da un affaticamento al soleo ma ha giocato in Nations League sia contro la Francia sia contro Israele e potrebbe essere disponibile mentre è certa l’assenza di Buchanan per una frattura della tibia che lo terrà lontano dal rettangolo verde sino a dicembre. Frattesi ha un problema muscolare ma, reduce da un ottimo bilancio in Nations League con la nazionale dove ha segnato sia nel 3-1 contro la Francia , sia nel 2-1 a Israele dovrebbe però essere disponibile. Calhanoglu deve invece fare i conti con un affaticamento ai rotatori dell’anca. (articolo di Cristiano Comelli)

LE PROBABILI FORMAZIONI

Il Monza schiera il 3-4-2-1 con Turati tra i pali, difesa a tre con Carboni laterale destro, Izzo laterale sinistro e Pablo Marì centrale, centrocampo a quattro con Kyriakopoulos a stazionare sulla laterale destra e Pedro Pereira su quella sinistra a “cingere” Pessina e Bondo, Maldini e Caprari in tre quarti e Djuric unica punta.

MONZA: Turati, Carboni, Izzo, Pablo Marì, Kyriakopoulos, Pedro Pereira, Pessina, Bondo, Maldini, Caprari, Djuric. All.Alessandro Nesta.

L’Inter si avvale del 3-5-2 con Sommer a presidio della porta, Bastoni a destra e Pavard a sinistra con De Vrij centrale, linea a cinque di centrocampo con Dimarco (a segno contro la Francia in Nationse League) a destra, Darmian a sinistra e Barella, Asllani e Mkhitaryan centrali, Arnautovic e Lautaro Martinez di punta.

INTER: Sommer, Bastoni, Pavard, De Vrij, Dimarco, Darmian, Barella, Asllani, Mhkitaryan, Arnautovic, Lautaro Martinez. All.Simone Inzaghi.

IL PALMARES DELL’INTER

Parlare dell’Inter significa spalancare la porta su un diluvio di trionfi. In pillole, i nerazzurri, dalla loro fondazione datata 1908, si sono portati a casa 19 scudetti (il primo nel 1909-10 a un solo anno dalla sua nascita, l’ultimo nel 2020-21), 3 Coppe dei Campioni- Champions League (1963-64,1964-65 e 2009-10), altrettante Coppe Uefa (1990-91, 1993-94 e 1997-98), due Coppe Intercontinentali (1964-65 e 1965-66), 1 Coppa del mondo per Club (2010-2011). Andando un po’ più nel dettaglio, la prima Coppa dei Campioni vide brillare nel firmamento della sfera di cuoio personaggi come Sandro Mazzola, Mario Corso, Giacinto Facchetti, Jair, Luis Suarez, agli ordini del tecnico spagnolo Helenio Herrera detto “taca la bala” per via della sua filosofia calcistica. I nerazzurri superarono in finale il Real Madrid per 3-1. Nel 1964-65 arrivò il bis, condito questa volta anche dalla vittoria in Coppa Intercontinentale. Sempre con Herrera in panchina, l’Inter annoverò alcuni protagonisti della stagione precedente a cui si aggiunsero fuoriclasse com Gianfranco Bedin, Saul Malatrasi, Angelo Domenghini e Joaquin Peirò. La finale di Coppa dei Campioni si risolse a favore della squadra del Biscione grazie all’1-0 contro il Benfica con rete di Jair, quella Intercontinentale fu conquistata in tre gare contro gli argentini dell’Independiente (1-0 per i sudamericani nel primo incontro, 2-0 per i nerazzurri nel secondo, 1-0 ancora per la compagine di Herrera nel terzo). E sempre con l’Independiente l’Inter mise le mani anche sull’edizione della Coppa Intercontinentale del 1965-66 vincendo a San Siro per 3-0 e pareggiando per 0-0 in Argentina. Si arriva a tempi più recenti per dare conto delle tre edizioni della Coppa Uefa conquistate, la prima nel 1990-91 con Giovanni Trapattoni in panchina grazie alla finale vinta con la Roma (2-0 per l’Inter all’andata a San Siro, 1-0 per i giallorossi all’Olimpico al ritorno). Facevano parte della squadra, tra gli altri, Luciano Bodini (portiere che giocò anche nell’Atalanta), Giuseppe Bergomi soprannominato poi “lo zio”, campione del mondo in Spagna a soli diciotto anni nel 1982, Walter Zenga, Sergio Battistini, i nazionali tedeschi Andreas Brehme, Lothar Matthaus e Jurgen Klinsmann e il capitano Giuseppe Baresi. Nel 1993-94, questa volta sotto la guida tecnica di Osvaldo Bagnoli, il tecnico che regalò al Verona l’unico scudetto della sua storia e a cui subentrò poi Giampiero Marini, anch’egli campione del Mondo in Spagna nell’82, l’Inter si concesse il bis battendo nella doppia finale il Salisburgo (1-0 sia in Austria sia a San Siro). Ne facevano parte, oltre a Bergomi e Baresi, anche l’olandese Dennis Bergkamp ma anche Igor Shalimov, Roben Sosa, Darko Pancev e Salvatore Schillaci. Nel 1997-98 , avendo in panchina il compianto Luigi Simoni, l’Inter mise in tasca la terza Coppa Uefa superando nella finale al “Parco dei Principi” di Parigi la Lazio con un netto 3-0 . Era l’epoca di Gianluca Pagliuca, dell’immarcescibile Bergomi ma anche di Javier Zanetti, Alvaro Recoba, Ronaldo, Maurizio Ganz, Ivan Zamorano, Taribo West e Paulo Sousa. Nel 2009-10 l’allenatore portoghese Jose’ Mourinho conduce la squadra a quello che è passato alla storia come “triplete” (Campionato, Coppa Italia e Champions League). In finale continentale, i nerazzurri superarono per 2-0 il Bayern Monaco. I nomi erano, tra gli altri, quelli di Francesco Toldo, Javier Zanetti, Thiago Motta, Diego Milito, Dejan Stankovic, Patrick Vieira, Marco Materazzi, Mario Balotelli, Christian Chivu, Goran Pandev e Samuel. Il resto è storia recentissima di una squadra capace sempre di fare la voce grossa sia a livello nazionale che internazionale facendo onore al nome da essa scelto. L’ultimo campionato si è classificata al terzo posto con 72 punti frutto di ventitré vittorie, tre pareggi, dodici passi falsi, settantuno reti segnate e quarantadue subite.
Nella stagione 2023-24 ha vinto il campionato con 94 punti.

DATA, ORA E LUOGO DELLA GARA

Domenica 15 settembre alle 20.45 all’U Power di Monza

Photocredits

Condividi

Join the Conversation