Prima il Città di Varese, ora l’Imperia. La Folgore Caratese acciuffa la seconda vittoria consecutiva contro un ostico Imperia imponendosi di misura e continua a dare linfa vitale alla sua aspirazione a disputare i playoff.
La vittoria degli uomini di Emilio Longo si può considerare meritata per la determinazione e il gran numero di occasioni create. Ed è avvalorata dal fatto che i brianzoli scendevano in campo in formazione largamente rimaneggiata per le assenze di Drogba, Ciko, Ngom e Troiano.
PRIMO TEMPO – Al 1′ la Folgore ci prova subito con Macrì che conclude però fuori misura. Al 3′ l’Imperia risponde con Capra la cui conclusione è deviata in corner. La partita riserva un ritmo elevato fin dall’inizio, espressione di due compagini di buona levatura che aspirano a una nobile posizione di classifica.
Al 12′ la Folgore ci riprova con Di Stefano ma la mira, anche questa volta, non ha il biglietto d’invito. I brianzoli alzano la pressione offensiva e al 18′ Macrì tenta il colpo senza esiti apprezzabili. Al 22′ è sempre lui a impegnare Dani in una deviazione in corner con un calcio di punizione. Al 34′ il monologo caratese prosegue con un tiro di Di Stefano sull’esterno della rete. Al 38′ lo stesso Di Stefano calcia una velenosa punizione, Giglio, nel deviare in corner, rischia l’autogol. Al 46′ i padroni di casa colgono il meritato vantaggio, cross dalla sinistra di Tronco, Valagussa irrompe con perfetta scelta di tempo e infila Dani.
SECONDO TEMPO – Al 13′ Tronco cerca la gloria personale ma spara alto. Al 20′ è Macrì a prodursi in un’ennesima occasione da rete ma sempre senza mira al seguito.
Al 25′ Donaggio, di testa, non impensierisce Pizzella per la timida reazione dei liguri. La Folgore cerca di prendere il largo; Bini manca la porta di un nulla al 29′, Valagussa al 35′ si vede respingere un tiro a botta sicura da Dani con il piede. Al 44′ si vede l’Imperia con un’incornata a lato di molto di Virga. Al 50′ i liguri potrebbero clamorosamente pareggiare ma la conclusione molto tagliente di Malandrino termina a fil di palo. (articolo di Cristiano Comelli)
Foto da Facebook
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