Agli arresti domiciliari, un giovane di 23 anni ha rotto il braccialetto elettronico per uscire e andare a comprare la droga. Lunedì pomeriggio, attorno alle 14 e 30, quando l’operatore della centrale operativa dei carabinieri di Seregno ha ricevuto l’alert di manomissione del braccialetto elettronico associato a un 23enne agli arresti domiciliari, ha immediatamente inviato una gazzella in una traversa della vicina via Montello per verificare se si trattasse di un falso allarme o davvero l’indagato fosse fuori casa.
Raggiunta l’abitazione, un brianzolo con famiglia di origini senegalesi, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e già protagonista insieme al fratello 27enne di svariate azioni criminali, i militari hanno appurato che il giovane era effettivamente assente. In casa infatti vi erano solo i genitori e il fratello maggiore, anche lui sottoposto alla stessa misura cautelare.
La donna raccontava che il figlio era uscito poco prima per delle commissioni urgenti senza specificare dove si sarebbe recato. Poco dopo, la stessa si è decisa a chiamare il figlio e, con l’autorità genitoriale, gli ha intimato di farla finita di mettersi nei guai e di far subito rientro a casa perché c’erano i carabinieri che lo stavano cercando.
E così, passata una mezzora, quando il 23enne è rincasato, i militari che erano lì ad attenderlo lo hanno arrestato per essere evaso dagli arresti domiciliari e lo hanno trasferito nella caserma di Seregno dove ha trascorso la nottata nelle camere di sicurezza in attesa di essere accompagnato questa mattina a Monza per l’udienza di convalida e il contestuale processo per direttissima.
Nella circostanza il giovane, già protagonista di svariati episodi di evasione dagli arresti domiciliari, ha raccontato ai carabinieri che si era allontanato per andare ad acquistare della droga e che poi avrebbe fatto rientro a casa.
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