Regione Lombardia: più fondi all’edilizia sanitaria

Nella Giunta regionale di martedì 23 Luglio è stato varato, in seduta straordinaria, un pacchetto di provvedimenti in ambito socio-sanitario. «Ogni singolo euro dei 18 miliardi e mezzo...

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Nella Giunta regionale di martedì 23 Luglio è stato varato, in seduta straordinaria, un pacchetto di provvedimenti in ambito socio-sanitario. «Ogni singolo euro dei 18 miliardi e mezzo a disposizione – spiega il presidente Attilio Fontana – viene ponderato e investito a beneficio dei cittadini. Siamo l’unica Regione italiana a stanziare, con risorse proprie, 290 milioni di euro in un anno per l’edilizia sanitaria e per dotare i nostri ospedali di quanto di meglio possa offrire la tecnologia medica e robotica. Nel 2019 le leggi nazionali ci consentono di destinare, per la prima volta dopo 7 anni, 12 milioni di euro in più per assumere personale e ripopolare i reparti delle nostre strutture. Ma non bastano assolutamente. Una Regione con i bilanci in regola da vent’anni deve avere la possibilità di spendere ogni risorsa per rispondere adeguatamente e con rapidità alle esigenze dei propri cittadini. Per questo è fondamentale l’autonomia e per questo continuo a combattere».

«Le misure varate oggi confermano quanto ci stia a cuore il tema delle fragilità – sottolinea l’assessore Gallera -. A seguito di una ricognizione attenta e meticolosa e delle indicazioni che provengono dai territori, metteremo a contratto 468 posti aggiuntivi per le strutture che operano a sostegno della disabilità, i servizi di riabilitazione, le cure palliative e le patologie neuropsichiatriche infantili. Più di 8 milioni di euro serviranno invece per incrementare le dotazioni finanziarie delle comunità terapeutiche, dei consultori familiari e per l’assistenza domiciliare integrata».

«Questi provvedimenti – aggiunge l’assessore Gallera – consentono di garantire risposte concrete e puntuali alle tematiche specifiche legate ai temi della fragilità e della disabilità e ai bisogni più acuti segnalati dai nostri territori».

Scheda

Il provvedimento sull’unità d’offerta socio sanitaria prevede una serie di misure che hanno l’obiettivo di adeguare l’offerta territoriale alla crescita dei bisogni legati alla fragilità, in un’ottica di prossimità, andando a rafforzare le situazioni più critiche e delicate rispetto alle esigenze e agli standard regionali. Si procederà pertanto, a partire dal 1′ settembre, alla messa a contratto di POSTI AGGIUNTIVI per:

– Residenze sanitarie per Disabili (RSD): 86 posti;
– Comunità socio sanitarie per persone con disabilità (CSS): 37 posti;
– Centri Diurni Disabili (CDD): 81 posti;
– Centri Diurni Integrati (CDI): 234 posti;
– Posti Residenziali di Cure palliative: 11 posti;
– Ciclo Diurno Continuo (CDC) nelle strutture di riabilitazione: 14 posti;
– Centro Diurno nell’area della Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza: 5 posti di semi residenzialità.

Sono previsti inoltre incrementi e adeguamenti di budget, già nel 2019, per: comunità residenziali e semiresidenziali per le dipendenze: 3,2 milioni di euro dovuti all’aumento del 5 per cento della quota tariffaria e all’adeguamento dei Budget; servizi Multidisciplinari Integrati (SMI): 698.000 euro aggiuntivi; consultori Familiari Privati, con incremento delle risorse da dedicare all’erogazione di prestazioni collegate al ‘Percorso Nascita’ e alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili: 652.000 euro; assistenza Domiciliare Integrata: adeguamento di Budget delle singole strutture a contratto con un impatto economico annuo di 1.670.000 euro; per l’ADI verrà costituito un gruppo di lavoro a cura della Direzione Generale Welfare al fine di analizzare e omogeneizzare le prestazioni e i servizi sul territorio regionale; -Cure Palliative Domiciliari: incremento delle disponibilità delle strutture per 2.057.000 euro.

Alle Ats interessate dalla sperimentazione del progetto ‘Villaggio Alzheimer’ verrà assegnato un budget specifico da utilizzare nelle strutture regionali ritenute idonee al fine di implementare il percorso. Sarà possibile inoltre la messa a contratto, nei limiti delle risorse già assegnate per il 2019, di nuovi posti negli Hospice pediatrici.

Il pacchetto d’interventi varato, martedì 23 Luglio, dalla Giunta regionale comprendere una serie di indicazioni specifiche nell’ottica di una gestione del sistema socio sanitario sempre più efficace e moderna.

Vaccinazioni in co-pagamento: al fine di favorire una maggiore adesione alle campagne vaccinali non obbligatorie (es. Meningococco), viene riconosciuto un incremento della quota di somministrazione dagli attuali 9,95 ad un valore compreso fra 13 e 15 euro) per i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta, e ai Medici ospedalieri se l’attività viene eseguita in libera professione.
L’adesione alle campagne vaccinali obbligatorie, invece, in Lombardia sfiora la soglia record del 96 per cento per l’Esavalente e si attesta al 95 per cento per la Trivalente (Morbillo-Parotite-Rosolia);

prevenzione West Nile: si prevede di finanziare con una somma complessiva di 200 mila euro, gli interventi di disinfestazione disposti dalle Ats ai singoli Comuni, per limitare la presenza della cosiddetta ‘zanzara del Nilo’, la cui puntura (nella maggior parte dei casi innocua) può provocare seri problemi per gli anziani oppure le persone con fisico già debilitato per altre patologie;

prevenzione Legionella: vengono definite le modalità di registrazione al Catasto comunale delle torri di raffreddamento e dei condensatori evaporativi, con le relative indicazioni di controllo per una corretta tenuta degli impianti; VETERINARIA: Vengono introdotte alcune norme e indicazioni per la semplificazione nelle procedure di identificazione e registrazione degli animali, e la definizione, a cura delle ATS, di protocolli operativi per il controllo della somministrazione dei farmaci in ambito veterinario.

animali d’affezione: viene definito un progetto pilota della durata di 24 mesi, realizzazione in collaborazione fra Regione Lombardia, l’Università degli Studi di Milano e gli Ordini dei Medici Veterinari al fine di individuare strutture sanitarie e professionisti che offrano prestazioni veterinarie a tariffe prestabilite e accessibili a soggetti socialmente deboli.

violenza contro gli operatori: per contrastare questi episodi, viene definita la metodologia di analisi e di gestione del rischio legato alle aggressioni degli operatori, per i quali sono previsti momenti di formazione specifici. Procedono, nel frattempo, le interlocuzioni con la Questura per la messa a punto di un progetto capillare sulla sicurezza;

rimodulazione tariffarie: al fine di valorizzare correttamente le diversità esistenti in termini di complessità assistenziale e di benefici clinici tra le diverse patologie, si definisce di introdurre una differenziazione sui pagamenti di alcune prestazioni di Artodesi al fine di liberare risorse da reinvestire in settori maggiormente appropriati;

investimenti e nuove assunzioni: nel 2019 viene complessivamente stanziata e resa disponibile la cifra record di 290 milioni di euro per investimenti nel settore socio sanitario. Le ATS e ASST potranno quindi programmare ed eseguire interventi di carattere infrastrutturale, messa in sicurezza degli edifici, acquistare macchinari di ultima generazione e sostituire quelli obsoleti, potenziare gli impianti di climatizzazione e portare a termine lavori di manutenzione, implementare il progetto della Cartella Clinica Elettronica.

Le risorse disponibili: 120 milioni di euro programmati e assegnati prima dell’estate;  80 milioni previsti in assestamento e assegnati entro Settembre;  90 milioni entro la fine dell’anno.

Il Fondo socio sanitario regionale della Lombardia per il 2019 ammonta a 18.550.000.000 di euro, con un incremento di 240 milioni rispetto al 2018. Il costo del personale in servizio negli ospedali e nelle strutture sanitarie è pari a 5,4 miliardi di euro. Il Cosiddetto Decreto Calabria, successivamente convertito in legge, consente di elevare il tetto per il reclutamento del personale rispetto al 2018 per un importo pari al 5 per cento dell’incremento del fondo regionale. Pertanto, nel 2019 Regione Lombardia potrà spendere 12 milioni di euro in più per assumere medici, infermieri e operatori.

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