Rapina e furto: arrestato un 21enne di Cesana Brianza

Nella mattinata di venerdì 4 Gennaio 2019, i Carabinieri del Comando Provinciale di Lecco hanno arrestato, M. S. A. A. ventunenne di Cesana Brianza, per i reati di rapina...

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Nella mattinata di venerdì 4 Gennaio 2019, i Carabinieri del Comando Provinciale di Lecco hanno arrestato, M. S. A. A. ventunenne di Cesana Brianza, per i reati di rapina aggravata e furto aggravato in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari richiesta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecco – PM Dott. Figoni.

Il provvedimento scaturisce dalle indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Valmadrera a seguito della rapina perpetrata a Cesana Brianza il 6 Agosto 2018, in danno di un ragazzo minorenne, presso il parchetto adiacente a Via Ugo Foscolo nel Comune di Malgrate.

In particolare, il quattordicenne, mentre si trovava in quell’area pubblica unitamente ad alcuni suoi amici, veniva raggiunto da tergo dal 21enne Mohammad e colpito con un pugno alla testa che lo faceva rovinare al suolo. Mentre era a terra, veniva tempestato di calci e schiaffi. Infine gli veniva sfilato il marsupio che portava a tracolla e che conteneva uno smartphone e pochi euro.

Pochi giorni dopo, nella mattinata del’8 settembre, si rendeva responsabile del furto di una bicicletta con pedalata assistita del valore di 5.000 euro, sottratta all’esterno di un supermercato di Cesana Brianza, ai danni di un cliente dell’esercizio commerciale. In quell’occasione, i Carabinieri di Valmadrera, intervenuti prontamente sul posto, analizzavano le immagini della videosorveglianza presente in quell’area, individuando il responsabile.

L’immediata perquisizione domiciliare consentiva ai militari di rinvenire all’interno dell’abitazione, in uso all’indagato, la bicicletta sottratta pochi istanti prima.

Nel corso della medesima perquisizione veniva rinvenuto anche un ciclomotore “Fantic Motor” che, al termine degli accertamenti, risultava essere provento di un furto perpetrato qualche settimana prima all’interno di un’abitazione privata di Malgrate, con l’aggravante che il Mohammad, in quella circostanza, si avvaleva della complicità di un minorenne. La refurtiva veniva immediatamente restituita ai legittimi proprietari.

Nella giornata del 9 l’indagato veniva interrogato dal GIP del Tribunale di Lecco, al termine del quale veniva confermata la misura degli arresti domiciliari.

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