Monza, sequestrati capi di abbigliamento contraffatti

Prosegue incessante l’attività delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Monza che hanno intensificato il contrasto della contraffazione di marchi industriali e brevetti. In particolare,...

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Prosegue incessante l’attività delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Monza che hanno intensificato il contrasto della contraffazione di marchi industriali e brevetti.

In particolare, i militari del Gruppo di Monza, dopo i sequestri di dispositivi auricolari eseguiti negli ultimi mesi, hanno ulteriormente individuato e sequestrato, oltre 38.000 fra capi di vestiario, calzature, zaini, etichette e imballi, contraffatti, riproducendo la foggia ed i segni distintivi registrati dal noto brand “Franklin & Marshall”.

L’attività è stata sviluppata dai Finanzieri monzesi che, in attuazione del dispositivo operativo provinciale di contrasto alla contraffazione e all’abusivismo commerciale organizzato, hanno eseguito un controllo presso un esercizio all’ingrosso gestito da cittadini di etnia cinese, rilevando la messa in vendita di diversi stock di abbigliamento e calzature, riproducenti le caratteristiche del marchio sportswear ispirato agli sport universitari americani.

In particolare, l’azione info-investigativa, prendendo le mosse dal monitoraggio delle importazioni di prodotti di origine extracomunitaria transitanti dal porto di Genova e finalizzato alla ricostruzione della filiera di distribuzione e commercializzazione degli stessi sul territorio nazionale, ha consentito – attraverso riscontri di natura documentale e sopralluoghi – di individuare sia il punto vendita sia il magazzino di un distributore sedente nella provincia di Monza e della Brianza, presso cui sono state rinvenute migliaia di confezioni di abbigliamento, calzature e zaini, stoccate in numerose scaffalature e, in alcuni casi, già pronte per la successiva spedizione ai rivenditori finali.

Accertata la detenzione per la pronta immissione sul mercato, gli articoli fraudolentemente commercializzati sono stati immediatamente sottoposti a sequestro e l’amministratore dell’impresa coinvolta deferito alla Procura della Repubblica di Monza per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà industriale e ricettazione, la cui colpevolezza, sulla base del principio di presunzione di innocenza, sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

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