Monza, riapre il ristorante nel centro comunale di via Tazzoli

Una seduta “speciale” della Giunta Comunale di Monza si è svolta oggi nella Casa accoglienza Giovanni Paolo II, in via Tazzoli 29, nel quartiere di San Fruttuoso. La modalità “itinerante”...

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Una seduta “speciale” della Giunta Comunale di Monza si è svolta oggi nella Casa accoglienza Giovanni Paolo II, in via Tazzoli 29, nel quartiere di San Fruttuoso. La modalità “itinerante” scelta per l’assemblea è stata l’occasione per effettuare un sopralluogo nell’intera struttura di proprietà comunale, attualmente gestita dalla Cooperativa Sociale Monza 2000.

I dati. Realizzato nei primi anni Sessanta, l’edificio è composto da un fabbricato principale con una superficie di circa 4.000 mq, da un corpo destinato a sala riunioni, da una cappella, da un giardino e da aree pertinenziali.

L’edificio del pensionato si sviluppa su cinque piani fuori terra ed uno seminterrato adibito a locali di soggiorno comune e servizi tecnici. Al piano rialzato trovano posto la cucina e la sala da pranzo, la hall di ingresso e la reception, gli uffici e la direzione, oltre alle camere per il personale e la biblioteca. Dal 1° al 4° piano sono collocate le stanze per gli ospiti, per un totale di 92 camere singole.

La storia. L’edificio è di proprietà comunale dal 1982, quando fu acquisito per donazione dalla Cariplo; gestito dalla società Vincenziana fino al 2008, dall’anno successivo è passato alla Cooperativa Monza 2000 che ne ha garantito la prosecuzione delle attività ed ha assicurato la realizzazione degli interventi più urgenti per la certificazione degli impianti. L’edificio, destinato ad housing sociale, offre residenze temporanee riservate ai giovani tra i 18 e 35 anni presenti sul territorio per motivi di studio e lavoro, oltre che a persone socialmente ed economicamente fragili che si trovino in situazione di temporaneo disagio familiare o comunque nella necessità di trovare un alloggio.

Il ristorante self-service. Ha riaperto i battenti da poche settimane il ristorante chiuso nel 2016 a seguito della disdetta del precedente gestore. Ora, dopo le procedure di adeguamento alla C.P.I. e il rinnovo contrattuale stipulato con il Comune, il servizio di ristorazione è stato affidato a Risto Service, società di ristorazione di Arcore con oltre 700 dipendenti. “Ciò rappresenta l’importante ritorno di una fondamentale relazione sociale con il quartiere, oltre che a costituire un servizio per gli ospiti della struttura che ne possono usufruire a tariffe convenzionate. Altrettanto determinante è la disponibilità di un nuovo punto di aggregazione per il territorio da destinare ad eventi, convegni, meeting e cene sociali o aziendali e quale punto di ritrovo per le società sportive”, ha spiegato il Presidente di Risto Service Roberto Villa. Allo studio agevolazioni per gli over 60, consegna di pasti a domicilio per anziani non autosufficienti, serate a tema coinvolgendo il quartiere.

“Monza 2000 intende mettere a disposizione la sua conoscenza nel settore dell’Housing Sociale in costante aggiornamento del servizio in favore dei clienti, dedicando particolare attenzione alla qualità delle strutture”, ha spiegato il Presidente della Cooperativa Sociale Pietro Denti.

L’obiettivo. “Il Comune conferma l’interesse ad investire su questo importante spazio civico per una riqualificazione complessiva dello stabile, aperto al quartiere San Fruttuoso in grado di rispondere ai bisogni emergenti della comunità: ne è un esempio anche il crescente utilizzo delle stanze da parte dei giovani padri separati”, hanno aggiunto il Sindaco Dario Allevi e il Vicesindaco Simone Villa.

Il project financing. Secondo quanto stabilito dall’accordo stipulato la gestione della struttura resterà in capo alla Cooperativa Monza 2000 fino al 2023. Entro la fine di quest’anno la Cooperativa dovrà presentare al Comune una proposta di project financing per una completa riqualificazione funzionale dello stabile, nell’ottica di una modernizzazione secondo standard qualitativi e strutturali di efficientamento energetico. Gli interventi dovranno assicurare inoltre riqualificazioni strutturali importanti soprattutto per le camere del terzo e quarto piano.

Visto il particolare impegno richiesto sarà necessario adottare strumenti di partenariato pubblico-privato per finanziare, realizzare e gestire con risorse private le opere di interesse pubblico.

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