Monza, la variante PGT è a impatto zero

MONZA – E’ iniziata la discussione in Consiglio Comunale per l’approvazione della variante normativa del PGT, il Piano di Governo del Territorio. Semplificazione e flessibilità. Il provvedimento è...

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MONZA – E’ iniziata la discussione in Consiglio Comunale per l’approvazione della variante normativa del PGT, il Piano di Governo del Territorio.

Semplificazione e flessibilità. Il provvedimento è finalizzato ad aggiornare e semplificare il quadro normativo attuale, anche a seguito delle nuove disposizioni regionali in materia. Il testo include anche i necessari adeguamenti ai documenti di VAS – Valutazione Ambientale Strategica – e al Piano Gestione Rischio Alluvione della componente geologica, idrogeologica e sismica.

I contenuti della variante, che sono già stati illustrati alle parti sociali ed economiche per l’acquisizione dei pareri, alle rappresentanze territoriali e ai rappresentanti del Tavolo Tecnico Scientifico, saranno oggetto di approfondimento anche nei prossimi Consigli Comunali già convocati.

Una variante Green a impatto zero. La variante è a impatto zero, senza modifiche agli indici di edificabilità. Confermata, dunque, la lotta al consumo di suolo con un nuovo obiettivo strategico: la rinaturalizzazione di quello già consumato.

“É una variante Green, che punta a premiare i progetti di recupero votati alla sostenibilità ambientale: per la prima volta, infatti, si riconosce il valore pubblico degli interventi privati che, laddove vengano realizzati in ottica di qualità ambientale, producono effetti positivi a vantaggio di tutta la collettività”, ha detto l’Assessore alle Politiche del Territorio e all’Ambiente Martina Sassoli.

Le infrastrutture. La variante punta a introdurre la flessibilità indispensabile per una città che si prepara, in un’ottica prospettica, ad accogliere il prolungamento della metropolitana MM5 da Milano a Monza. “Questa innovazione deve essere accompagnata e governata, preparando il territorio, attraverso un percorso di condivisione tra investimenti privati – che una infrastruttura strategica come la MM necessariamente porta con sé – e scelte di interesse pubblico che l’amministrazione comunale deve intraprendere”, spiega l’Assessore.

Quartieri & servizi pubblici. L’altro elemento centrale è la sinergia tra pubblico e privato per realizzare nuovi servizi pubblici, sia di natura sociale che ambientale, che attraverso il percorso partecipativo sono indicati dai quartieri attraverso “le città nella città”.

Ma ancora il contenimento delle medie superfici di vendita in favore di politiche di incentivazione per i negozi di vicinato e le piccole botteghe artigiane, che assumono un ruolo centrale anche come servizi ai quartieri, nell’ottica del presidio del territorio.

“L’obiettivo è rinnovare la nostra città – sottolineano il Sindaco di Monza Dario Allevi e l’Assessore Sassoli – e trasformare i ‘vuoti urbani’ in luoghi con un’identità, offrendo servizi e restituendoli alla collettività”.

Sassoli ricorda che la città di Monza conta 650.000 mq di aree dismesse private e numerosi ambiti degradati e sottoutilizzati: “Puntiamo a sburocratizzare e a rendere flessibili gli strumenti per facilitare gli investimenti nel segno della rigenerazione urbana e della qualità del vivere”, conclude l’Assessore.

Foto di Bent Nielsen da Pixabay

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