Metropolitana a Monza, prosegue la cantierizzazione

Il prolungamento della linea metropolitana M5 tra la fermata Bignami e la città di Monza prosegue il suo progetto di cantierizzazione curato da Metropolitana Milanese (MM). Il Comune...

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Il prolungamento della linea metropolitana M5 tra la fermata Bignami e la città di Monza prosegue il suo progetto di cantierizzazione curato da Metropolitana Milanese (MM).

Il Comune è parte attiva in questo processo per la definizione delle specifiche progettuali e per la costruzione della necessaria visione d’insieme: l’opera, infatti, conferirà un nuovo volto alla città per i prossimi decenni.

Che cosa sta succedendo a Monza. In città si stanno completando tutti i passaggi propedeutici all’avvio ufficiale del cantiere. Sono state infatti già eseguite le indagini preliminari, tra cui i carotaggi e le prospezioni geognostiche/geologiche mentre sono in corso in queste settimane i rilievi acustici insieme agli approfondimenti urbanistici sull’area del deposito e su quella del capolinea presso il polo istituzionale. Si è tenuta da qualche settimana, infine, la procedura di consultazione finalizzata alla redazione dello Studio di Impatto Ambientale ed emissione di Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR).

Le 7 fermate monzesi. Sono confermate le fermate monzesi già previste dal progetto: viale Campania, via Marsala (angolo via Goldoni), stazione FS, piazza Trento e Trieste, Parco e Villa Reale, Ospedale San Gerardo (piazza della Resistenza) e polo istituzionale in via Grigna. Il tutto si estende su un percorso cittadino di circa 7,5 km. Per ogni ambito MM ha sviluppato specifiche soluzioni sia per le fasi di cantiere sia per le sistemazioni definitive, tenendo conto delle indicazioni espresse dall’Amministrazione Comunale per mitigare l’impatto sul traffico veicolare e sulla circolazione ciclopedonale. Particolare attenzione è stata riservata all’integrazione con le modalità di trasporto sostenibili, per favorire, come da progetto, “un sistema efficace di adduzione alle fermate anche dalle zone della città non direttamente servite”.

La fermata in Corso Milano. La realizzazione di questa fermata, dove è previsto l’interscambio con la stazione FS, sarà l’occasione per integrare le modalità di trasporto che convergono in questo nodo di scambio fondamentale per la città e l’hinterland. Per questo il Comune ha favorito la costituzione di un tavolo di confronto con Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e Regione Lombardia, finalizzato alla definizione progettuale dei lavori e alla riqualificazione della stazione ferroviaria (ad opera di RFI), del coordinamento complessivo dei servizi su gomma (autobus) e dell’accessibilità pedonale verso il centro storico.

Anche un deposito a basso impatto energetico. Lungo il tracciato, a sud della fermata Campania, è prevista anche la realizzazione di un deposito per il ricovero e la manutenzione dei treni della linea: la struttura, disegnata secondo i più moderni e razionali canoni progettuali e dal bassissimo impatto energetico ed ambientale, si inserirà in modo armonioso nel contesto periurbano, essendo collocata a ridosso della A52, in un’area che sarà valorizzata e qualificata da un’importante piantumazione di specie arboree ad alto fusto.

Il minor disagio possibile per il traffico. Le fasi di cantiere sono state sviluppate e verificate da AMAT (Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio) in collaborazione con i tecnici comunali, attraverso simulazioni modellistiche che hanno consentito di individuare le più idonee soluzioni viabilistiche, in grado di minimizzare gli impatti dei cantieri sul traffico: le inevitabili riduzioni di carreggiata – attuate in corrispondenza degli scavi per la realizzazione delle fermate – saranno accompagnate da interventi di regolazione semaforica o dei sensi di marcia, a seconda dei contesti, proprio per configurare l’assetto stradale nel modo ottimale.

Le risorse. Gli enti territoriali convolti si sono impegnati a sostenere la progettazione e i lavori per un importo di 365.000.000 di euro, pari al 28,85% del totale. Il resto è assicurato dal finanziamento statale già approvato (900 milioni). In base all’accordo concorrono pertanto alla realizzazione del prolungamento – oltre al Comune di Monza che partecipa con 27,5 milioni – i Comuni di Milano, Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni insieme a Regione Lombardia che stanzierà 283 milioni di euro.

I vantaggi. Il progetto del prolungamento prevede un treno ogni tre minuti nell’orario di punta sino alla stazione Monza-Cinisello e uno ogni sei minuti nella cosiddetta fascia morbida. In un giorno feriale tipo si stima che con il prolungamento da Bignami alla Brianza potrebbero salire sulla M5 circa 210.000 passeggeri al giorno e ci sarebbero 30.000 vetture in meno sulle nostre strade.

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