Mafia: Lombardia quinta Regione per confisca beni

«La conoscenza del fenomeno mafioso è un presupposto indispensabile per poterlo combattere, perché solo con una chiara e puntuale chiave di lettura della sua complessità si possono individuare le necessarie politiche...

1293 0
1293 0

«La conoscenza del fenomeno mafioso è un presupposto indispensabile per poterlo combattere, perché solo con una chiara e puntuale chiave di lettura della sua complessità si possono individuare le necessarie politiche di intervento». Lo ha detto l’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale Riccardo De Corato, che ha concluso la presentazione del secondo rapporto di ricerca ‘Monitoraggio della presenza mafiosa in Lombardia’ illustrato lunedì 11 Marzo, a Milano presso Palazzo Pirelli alla presenza, tra gli altri, del Prefetto del capoluogo lombardo Renato Saccone, del vicepresidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti e del presidente della Commissione Antimafia del Consiglio regionale Monica Forte.

Regione Lombardia ha commissionato e finanziato all’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università di Milano (Cross) il rapporto per restituire alla collettività un quadro più preciso della situazione.

Lo studio è stato fortemente voluto dalla Direzione Sicurezza della Giunta regionale e dalla Commissione Antimafia del Consiglio regionale lombardo. «Grazie all’ottimo lavoro di Polis Lombardia – ha detto De Corato – e del gruppo di studio coordinato da Nando Dalla Chiesa, direttore Cross dell’Università Statale di Milano, oggi possiamo fermarci a riflettere su questi dati. Il nostro obiettivo è quello di portare il rapporto all’interno di tutte le sedi formative della Lombardia, perché non può e non deve restare chiuso nel cassetto».

L’assessore De Corato ha inoltre fatto riferimento alle varie leggi regionali (2 e 9 del 2011 e 24 del 2015), poi riformulate, con cui l’ente ha attivato politiche per la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata e per la promozione della cultura della legalità ed in particolare per incentivare il recupero dei beni confiscati alla criminalità organizzata e sostenere il loro riutilizzo da parte degli enti locali e della Regione.

Condividi

Join the Conversation