Legalità: premiate anche studentesse del Mosè Bianchi

Giovedì mattina 30 Maggio, Milano, al Belvedere ‘Jannacci’ di Palazzo Pirelli, ha avuto luogo la cerimonia di premiazione del ‘Progetto Interforze di Educazione alla Cittadinanza e alla Legalità:...

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Giovedì mattina 30 Maggio, Milano, al Belvedere ‘Jannacci’ di Palazzo Pirelli, ha avuto luogo la cerimonia di premiazione del ‘Progetto Interforze di Educazione alla Cittadinanza e alla Legalità: Esercito Italiano, Polizia di  Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza” rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado della Lombardia.

Sono stati complessivamente 20 gli istituti scolastici partecipanti, delle province di Milano, Bergamo, Brescia, Monza e Brianza, Varese, e oltre 3.000 gli studenti coinvolti.

Hanno preso parte a 42 ore di lezione, in cui sono stati trattati i temi del cyberbullismo e cyberstalking, i problemi legati all’assunzione di droghe e all’abuso di alcool, il gioco d’azzardo e l’operato dei militari in Italia e all’estero. Approfondite, inoltre, le storie delle vittime del dovere, che hanno sacrificato la propria vita in nome dello Stato.

“Come Giunta regionale – ha dichiarato l’assessore regionale alla sicurezza – abbiamo dimostrato vicinanza alle vittime del dovere e alle loro famiglie, stanziando un fondo di 60.000 euro, che potrà essere aumentato”.

L’assessore ha consegnato una targa a due studentesse dell’Istituto ‘Mosè Bianchi’ di Monza, per essersi distinte, con il loro elaborato multimediale denominato ‘Caporetto’, all’interno della sezione tematica ‘Vittime del dovere, patrimonio etico della nazione – in collaborazione con associazione vittime del dovere’.

“Un sentito ringraziamento – ha concluso l’assessore – va a Emanuela Piantadosi, presidente dell’Associazione ‘Vittime del dovere’, che, come ogni anno, realizza questa importante manifestazione che avvicina gli studenti alle tematiche della legalità, del rispetto delle diversità e racconta storie molto particolari di chi per lo Stato o per gli ideali di giustizia ha sacrificato la propria vita”.

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