La Lombardia è la regione italiana con più volontari

La Lombardia, con quasi 53.000 associazioni, circa il 16% del totale italiano, e oltre 1 milione di volontari, è la regione italiana con la presenza più forte di associazioni attive e...

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La Lombardia, con quasi 53.000 associazioni, circa il 16% del totale italiano, e oltre 1 milione di volontari, è la regione italiana con la presenza più forte di associazioni attive e di volontari.

Seguono il Lazio (9,2%), il Veneto (8,9%), il Piemonte (8,5%), l’Emilia-Romagna (8%) e la Toscana (7,9%). Il Nord-est mostra l’incidenza maggiore (67,4 istituzioni ogni 10.000 abitanti) se si rapporta il numero di istituzioni alla popolazione residente.

Il quadro emerge dai dati rielaborati dall’Istat sul numero di istituzioni non profit attive in Italia e sulle loro principali caratteristiche: forma giuridica, attività prevalente, risorse umane (fra dipendenti e volontari).

Le istituzioni non profit, secondo l’Istat, sono radicate soprattutto nel Nord Italia (171.419, 51% del totale nazionale) rispetto al Centro (22,5%) e al Mezzogiorno (26,5%). Le regioni con la minore presenza di istituzioni sono la Valle d’Aosta (0,4%), il Molise (0,5%) e la Basilicata (1%).

Anche la distribuzione per forma giuridica nelle diverse regioni evidenzia differenze significative: se le fondazioni sono più diffuse in Lombardia (3,6%), Lazio (2,2%), Liguria (2,1%) ed Emilia-Romagna (2,0%), le associazioni riconosciute e non riconosciute hanno un peso maggiore in Friuli-Venezia Giulia (90,7%),  Abruzzo (89,0%), Provincia Autonoma di Bolzano (88,6%) e Toscana (87,8%).

Le organizzazioni si concentrano soprattutto nell’area cultura, sport e ricreazione (65% del totale nazionale), che precede l’assistenza sociale, in cui sono incluse anche le attività di protezione civile (pari al 9,2% del totale). Guardando alla distribuzione delle risorse umane per settore di attività prevalente, si nota che i dipendenti delle organizzazioni non profit sono concentrati in quattro ambiti che raccolgono l’86,1% dei dipendenti del settore: assistenza sociale e protezione civile (36%), Sanità (22,6%), Istruzione e ricerca (15,8%) e Sviluppo economico e coesione sociale (11,8%).

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