Il Prefetto in visita agli ospedali di Monza e Desio

Un ringraziamento speciale. È quello che giovedì mattina 17 Dicembre il Prefetto di Monza e della Brianza, dott.ssa Patrizia Palmisani, ha voluto portare personalmente a tutto il personale...

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Un ringraziamento speciale. È quello che giovedì mattina 17 Dicembre il Prefetto di Monza e della Brianza, dott.ssa Patrizia Palmisani, ha voluto portare personalmente a tutto il personale della ASST Monza e allo stesso modo a medici ed infermieri dell’Esercito, che dalla fine del mese di novembre lavorano nei reparti Covid dell’ospedale San Gerardo di Monza e dell’ospedale di Desio.

Accolta dal Direttore Generale dell’Azienda, Mario Alparone e da tutta l’Unità di crisi, la dott.ssa Palmisani ha espresso il proprio grazie per l’impegno e le energie che dalla fine di febbraio ad oggi tutto il personale ha profuso per contrastare il virus.

In particolare, in questa fase, ha espresso il proprio apprezzamento per l’aiuto che l’Esercito sta portando nei reparti e per la collaborazione e la sinergia che si è creata. A fare gli onori di casa il Direttore Generale: “Ringrazio il Prefetto per questo momento di vicinanza alla ASST Monza, una vicinanza e un supporto che non sono mai mancati da febbraio ad oggi. Tra il nostro personale e i membri dell’Esercito si è instaurato un proficuo clima di collaborazione e di spirito di squadra, che è sicuramente l’unica ricetta vincente per affrontare momenti di crisi così intensi e prolungati”.

Il Prefetto Palmisani, nel rivolgere un ringraziamento al Direttore Generale Alparone e a tutti gli operatori della Asst di Monza, ha voluto sottolineare che “il personale degli Ospedali di questo territorio, che oggi rappresenta la prima linea del contrasto all’epidemia, rende quotidianamente un servizio straordinario all’intera comunità.

L’impegno, la dedizione e il sacrificio che hanno contraddistinto la vostra azione in questi mesi rappresentano un esempio straordinario di senso civico, per il quale le istituzioni e i cittadini vi sono grati”.

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