Guareschi fra cinema, politica e la gente di Lombardia

Guareschi e la politica, Guareschi e il mondo contadino della Bassa padana, lo scrittore e la fiction cinematografica che immortalò nelle facce di don Camillo/Fernandel e Peppone/Gino Cervi...

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Guareschi e la politica, Guareschi e il mondo contadino della Bassa padana, lo scrittore e la fiction cinematografica che immortalò nelle facce di don Camillo/Fernandel e Peppone/Gino Cervi le avventure scritte dal romanziere emiliano: tutte sfaccettature di una produzione artistica che si radica a Milano, amata da Guareschi come la città della modernità, del popolo, delle periferie operaie. Su queste note si è concluso ufficialmente oggi, 51° anniversario della morte, l’anno guareschiano: nell’occasione Palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale della Lombardia, ha ospitato un convegno per ripercorrere e valorizzare la grande produzione non solo letteraria, ma anche grafica, e ovviamente cinematografica dell’autore .

Uno spaccato del rapporto di Guareschi con Milano, che sopravvive anche a oltre 50 anni dalla morte dell’autore, è stato illustrato da Giorgio Vittadini, Presidente Comitato celebrazioni guareschiane. “La cifra di Guareschi sta nel descrivere e calarsi nel mondo dei piccoli – ha detto Vittadini – nel portare in primo piano il dettaglio, in cui il diverso sta insieme, con la voglia di costruire e di aiutarsi. E questa è ancora oggi la Milano attuale, non è la Milano di Tangentopoli. Come per Jannacci, così per Guareschi, Milano è bella perché in grado di attrarre, di accogliere e di progettare. La visione di Guareschi rappresenta a tutt’oggi il futuro della politica e della società”.

Numerose le iniziative che continueranno a celebrare la memoria di Guareschi: oltre alla mostra in corso allo Spazio eventi del grattacielo Pirelli, dedicata al rapporto tra lo scrittore e la Lombardia (visitabile fino a venerdì), in programma il Busseto Festival (dal 9 novembre all’8 Dicembre) e l’edizione completa a fumetti delle storie scritte da Guareschi a contorno delle avventure di don Camillo e Peppone (edizioni ReNoir).

Un patrimonio di cultura e di aneddoti che arricchisce la società lombarda.

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