E’ scomparso Buffo “storico” cane del canile di Monza

Era il 29 Gennaio 2011 quando faceva il suo ingresso nel canile di Monza, allora in via Buonarroti un cane piccolo di taglia, pelo raso e aspetto simile...

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Era il 29 Gennaio 2011 quando faceva il suo ingresso nel canile di Monza, allora in via Buonarroti un cane piccolo di taglia, pelo raso e aspetto simile a quello di un pinscher. Un cane come tanti, verrebbe da dire, invece questo cane, nel bene e nel male, era destinato a lasciare il segno e non solo in senso metaforico.

 Viene chiamato Buffo, un nome che se da un lato si sposa con il suo aspetto carino, dall’altro fa a pugni con quella che sarà una sua caratteristica: sguardo sdolcinato, un accenno di scodinzolio, orecchie indietro, insomma aspetto che invita alle coccole  e a questo punto un bel morso sulla mano dell’incauto volontario.

Nonostante ciò, ha avuto la sua fortuna di incontrare nel suo lungo soggiorno in canile tre volontarie ENPA che conquista in breve tempo: Lorena, Licia e MaricaLorena è la prima che vede in quel soldo di cacio delle potenzialità enormi e comincia con lui un percorso di reciproca conoscenza che vedrà Buffo fidarsi completamente di lei arrivando a farsi spazzolare e coccolare, mettere la museruola e la pettorina. Qualche tempo dopo anche Licia riesce a entrare nel ristrettissimo novero delle persone di cui Buffo si fida.

Con Marica, poi, arrivano i momenti dei giri in macchina e delle scampagnate fuori del canile. E intanto il suo carattere comincia ad ammorbidirsi e arriva a concedere la sua fiducia ad altri volontari, mentre viene seguito anche dall’educatrice Ilaria, mantenendo però quella diffidenza reattiva nei confronti di chi non lo approccia con le dovute cautele, sottovalutandolo per via delle ridotte dimensioni.

Buffo ha un fiuto eccezionale e un’intelligenza prontissima, è collaborativo e desideroso di imparare sempre cose nuove, Lorena conia per lui l’appellativo di “Border Buffo“, i giochi di attivazione mentale più difficili, notoriamente costosi, per lui sono sprecati, pochi minuti per entrare in modalità “ok fammici pensare un secondo che trovo la soluzione” e lui li ha già risolti.

E mentre ogni giorno Lorena, Licia e Marica lo portano in passeggiata e si ingegnano a trovare attività ed esercizi sempre nuovi e complessi, Buffo impara che la bocca si può usare non solo per mordere, ma anche per giocare.

Mentre diventa un cane sempre più gestibile, ovviamente con le dovute cautele, viene inserito anche nel Progetto Famiglia a Distanza dell’ENPA di Monza e Brianza, dove arriva ad avere ben 20 famiglie che seguono con affetto i suoi progressi e più tardi avrà anche un profilo facebook, Buffo ilbello, che arriverà a contare oltre 500 amici. Proprio grazie a questa piattaforma la sua vita cambierà.

Dopo tre anni in canile, mentre la speranza di vederlo finalmente uscire si sta spegnendo, ecco arrivare un post di Andrea che ha letto l’appello su facebook: “Dimmi dove sei che vengo a prenderti“. È il 27 Febbraio 2014 quando Buffo, finalmente, dopo il necessario periodo di affiancamento, smette di essere un cane di canile per diventare un cane di casa e con Andrea, la sua famiglia e la cagnolina beagle Milga, trascorrerà cinque anni, non sempre facili perché il vizietto di mordere non è facile da perdere… ma Andrea per fortuna non si fa scoraggiare dalle prime difficoltà, come spesso capita. Passano gli anni. Purtroppo Buffo comincia a star male e il responso non lascia alcuna speranza: tumore alla bocca. Così il genietto del canile viene dolcemente addormentato il 14 Luglio, ma resterà per sempre nei ricordi di quanti hanno avuto a che fare con lui, nel bene e nel male.

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