Effetto covid-19, 4 milioni di italiani hanno scommesso illegalmente

Se c’è un settore che ha sofferto in maniera clamorosa la crisi pandemia e sanitaria, questi è quello del gioco. Come riportato dalla redazione di gaminginsider.it dopo un...

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Se c’è un settore che ha sofferto in maniera clamorosa la crisi pandemia e sanitaria, questi è quello del gioco. Come riportato dalla redazione di gaminginsider.it dopo un anno di restrizioni, con la riapertura delle prime sale da gioco in zona bianca, la crisi non pare comunque fermarsi. Dal primo luglio il via libera è valido per tutti i settori ma lo scoppio della nuova variante Delta impone di ragionare con calma e cautela. Ma i pericoli non sono solo legati al Covid, ma anche alle solite infiltrazioni mafiose.

Il settore illegale ha potuto proliferare approfittando del lockdown prima, delle restrizioni poi. Una situazione anormale che ha consentito al crimine di vivere in una paradossale normalità. In questo periodo l’online ha distratto un po’ tutti, con una crescita del 124% rispetto allo scorso anno. “Con la fine dell’emergenza i giocatori torneranno nelle sale sicuramente, e ciò è necessario: il settore legale è l’unico, ed ultimo, baluardo a difesa della sicurezza del gioco”, ha commentato recentemente Guglielmo Angelozzi, Amminstratore delegato di Lottomatica (guarda l’intervista).  “Stando ai dati circa 4 milioni di italiani hanno scommesso illegalmente, in più casi senza nemmeno esserne realmente a conoscenza”, prosegue Angelozzi.

L’AD Angelozzi ha parlato della nuova Lottomatica, primo operatore del settore gioco legale e uno tra i maggiori player a livello europeo. Puntando sull’online e sull’esportazione del modello all’estero, il nuovo progetto oggi può offrire esperienze di gioco coinvolgenti tramite tutti i canali di vendita, potendo contare su 800.000 giocatori come base di clienti online, 3.000 punti scommesse, 1400 sale giochi, 13.600 tabaccherie e bar, nonché oltre 120 sale da gioco. Angelozzi ha inoltre specificato come il nome di Lottomatica resti tale, in quanto un marchio storico sinonimo di sicurezza.

Ora con le riaperture, come da Decreto Legge, l’attenzione dovrà essere maggiore. La palla passa così al Governo, chiamato a tutelare un settore già troppo in sofferenza, ora pronto a rinascere. Che sia forse la volta buona?

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