Direttiva case green, come raggiungere la sostenibilità

Le iniziative ecologiche per la sostenibilità ambientale ed energetica sono sempre più frequenti in Europa, e per questo si parla spesso di case green – a volte anche...

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Le iniziative ecologiche per la sostenibilità ambientale ed energetica sono sempre più frequenti in Europa, e per questo si parla spesso di case green – a volte anche con molti dubbi.

Tra le possibili azioni per il clima e per la questione energetica, la UE ha adottato diverse norme e indicazioni, tra cui quella definita sbrigativamente “direttiva case green”. Vediamo quali sono i principi che contiene e gli effetti che può avere sulle nostre abitazioni.

Il concetto di casagreen tra risparmio ed efficienza energetica

Formalmente si tratta della direttiva (UE) 2024/1275 dal titolo Nuova direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia (EPBD – Energy Performance of Building Directive). È una legge dell’Unione europea che risale all’8 maggio 2024, tramite cui molti cittadini hanno appreso il concetto di efficienza nelle prestazioni degli edifici, che secondo la direttiva dovranno ridurre la quantità di carbonio prodotta.
Cosa significa? Una casa (media) possiede dei fabbisogni energetici che soddisfa tramite il consumo di energia: illuminazione, riscaldamento o raffrescamento, impianto idrico, e così via. Più sono alti i consumi delle case, con sistemi per soddisfarli altrettanto “energivori”, peggiori saranno le loro prestazioni.

Al contrario, le prestazioni degli edifici migliorano tramite impianti di climatizzazione ad alta efficienza energetica, materiali e sistemi per la coibentazione (ad esempio il cappotto termico), e infissi con eccellenti prestazioni termoisolanti come quelli di SB Infissi.

Oltre a queste soluzioni, s possibile ricorrere a strategie come l’installazione di sistemi solari fotovoltaici e termici sul tetto o sul balcone, e l’uso delle cosiddette tecnologie intelligenti per la gestione dei consumi in casa.

Questi sono solo alcuni esempi della “casa green”, uno standard che si può raggiungere tramite interventi mirati a ridurre le emissioni. Di certo, una casa di nuova costruzione sarà facile da efficientare, mentre per le ristrutturazioni occorrono tempo e investimenti.

Questa direttiva mira a “de-carbonizzare” il patrimonio edilizio europeo nel tempo, quindi i passi da compiere possono iniziare anche da piccoli accorgimenti, come quelli che abbiamo citato.

Il Bonus Infissi 2025 per l’efficienza energetica

Tra le soluzioni per facilitare il risparmio energetico abbiamo visto che è presente anche la sostituzione degli infissi, promossa per questo da una serie di detrazioni fiscali.

Nella legge di Bilancio 2025 sono stati confermati, infatti, i vantaggi per i contribuenti che migliorano l’efficienza energetica in casa tramite nuovi infissi ad alte prestazioni isolanti.

La detrazione prevista con il Bonus Infissi è al 50% per la prima casa mentre viene applicata un’aliquota al 36% per le altre abitazioni (seconde case).

Un cambiamento rispetto al passato, ma che sostiene comunque la sostituzione delle finestre.

Case green 2030, gli obiettivi UE per le emissioni di gas serra

Da diversi anni si parla di “agenda” quando si suggeriscono degli obiettivi governativi, e il termine può essere applicato anche agli obiettivi climatici UE per il 2030. I traguardi da raggiungere sono relativi al clima e all’energia con un percorso già iniziato nel 2021 e che dovrà portare a ridurre le emissioni di carbonio. Un compito che rispetta gli impegni internazionali assunti dall’Unione Europea nell’ambito dell’accordo di Parigi.

Come abbiamo visto le case green avranno un ruolo importante ma, parallelamente, sono state adottate diverse proposte per rendere le politiche UE sempre più stringenti per quanto riguarda clima, energia, trasporti e tassazioni, al fine di ridurre le emissioni di gas a effetto serra (GHG o Greenhouse gas).

L’obiettivo ambizioso è quello di arrivare a -55% di emissioni nette di gas GHG per il 2030. Le emissioni globali di questi gas, che derivano dalle attività umane, contribuiscono al riscaldamento del pianeta e per questo motivo devono essere ridotte al minimo possibile. L’idea di poter ridurre così tante emissioni per il 2030 coinvolge sicuramente molti edifici in decisioni che non sempre sembrano attuabili in tempi così stretti.

Oltre i dubbi, resta il fatto che l’obiettivo del 2030 è il primo passo verso quello del 2050, in cui la UE punta a diventare il primo continente ad impatto climatico zero – la cosiddetta neutralità climatica.

Case green cosa sono in pratica?

Per puntualizzare l’argomento, quando si citano questo tipo di edifici in realtà si intende un tipo di casa costruita o rinnovata per ridurre l’impatto ambientale, tenendo conto di tutti i fattori sostenibili possibili. Dai materiali edilizi con cui è realizzata fino agli impianti con basso consumo energetico (caldaie a biomassa, pompe di calore, geotermia, etc.).

Esistono le case “a zero emissioni”, quelle ecosostenibili al massimo oppure quelle rinnovate per diminuire i consumi con cappotto termico e serramenti. Sicuramente, le case di nuova costruzione sono le più adatte ad essere definite green per l’alta qualità dei sistemi di isolamento e gli impianti a gestione “smart”.

Le migliori case eco-friendly sono quelle dotate di fonti di energia rinnovabili e pulite, che riducono notevolmente l’uso dei combustibili fossili – nocivi per l’ambiente.

Anche gli infissi fanno la differenza, riducendo il fabbisogno e i costi energetici fino ad oltre il 30% e migliorando vivibilità e sostenibilità.

Sono questi i riscontri ottenuti dalla SB Infissi PVC – Porte e Finestre Palermo, un’impresa di eccellenza italiana che si occupa della produzione di finestre ad alte prestazioni isolanti.

Per chi desidera partire da questa strategia di efficienza, è possibile saperne di più contattando l’impresa per una consulenza gratuita, ai recapiti +39 091 821 3903 (chiamate e messaggi WhatsApp) e info@sbportefinestre.it

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