Dibattito fra studenti all’ombra dell’Arengario

A sei anni dal primo «dibattito», il Comune di Monza riporta il «We Debate» in piazza tra gli studenti degli Istituti «Mosè Bianchi» e «Hensemberger» e l’Arengario si...

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A sei anni dal primo «dibattito», il Comune di Monza riporta il «We Debate» in piazza tra gli studenti degli Istituti «Mosè Bianchi» e «Hensemberger» e l’Arengario si è trasformato per una sera nella House of Commons o nella House of Lords.

Ieri sera, dalle 18.30 alle 20, in piazza Roma due squadre formate da quattro studenti dei due Istituti superiori si sono sfidate in una «gara dibattito», che trae ispirazione dalle modalità e dalle logiche che governano i «debates» all’interno del Parlamento inglese.

Gli studenti, nel «debate», devono sostenere e confutare tesi e argomentazioni relative a un tema di attualità «impromptu», ovvero assegnato ai ragazzi un’ora prima dell’inizio del dibattito stesso.

«È un altro segnale di ritorno alla normalità, spiega il Sindaco Dario Allevi. Dopo un periodo drammatico, così difficile soprattutto per i giovani che hanno dovuto affrontare l’interruzione improvvisa del loro mondo di relazioni, tornare a potersi confrontare è una vera e propria boccata d’ossigeno. Attraverso il “We Debate” gli studenti imparano a lavorare in squadra, a studiare e documentarsi su un argomento per poi farsi un’opinione da sostenere in pubblico. Un percorso di educazione civica in una società in cui sembra prevalere “chi urla più forte” e in cui la capacità di analisi e approfondimento è considerata sempre meno importante».

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