Da Nomini Casinò a Campione D’Italia: storia della più famosa exclave del bel paese

I giocatori interessati all’universo dell’intrattenimento online sanno che esistono tantissime piattaforme che possono soddisfare questo desiderio. Basta aprire un browser, digitare nella barra di ricerca nomini casinò e...

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I giocatori interessati all’universo dell’intrattenimento online sanno che esistono tantissime piattaforme che possono soddisfare questo desiderio. Basta aprire un browser, digitare nella barra di ricerca nomini casinò e si è risolto il problema; chi invece preferisce un’esperienza più realistica deve lavorare un po’ più di fino: prendere la macchina, cercare su Google Maps un teatro, un cinema, un circolo ricreativo, una sala giochi e così via. Quello che non tutti sanno è che, partendo da Monza, nel giro di poco più di un’ora si può arrivare in un paese Italiano con una casa da gioco storica e una grande unicità… è fuori dall’Italia!

Ci spieghiamo meglio: stiamo parlando di Campione d’Italia: una piccola località che si trova sulla sponda orientale del Lago di Lugano e che è interamente circondata dal territorio svizzero del Canton Ticino; parliamo, quindi, di una vera e propria exclave che ha una storia molto affascinante che non tutti conoscono. Vediamola insieme all’interno di questo articolo!

Tutto nacque da una donazione

Tutto comincia nel 777 quando Totono da Campione, un possidente locale, donò i suoi beni all’allora Abbazia di Sant’Ambrogio di Milano. Questo evento, per quanto possa sembrare di poco conto, in realtà ha modificato l’assetto geopolitico della zona in quanto ha permesso alla zona di Campione di rimanere sotto la giurisdizione milanese anche settecento anni dopo, quando nel 1512 la Svizzera acquisì il Ticino. Questo non vuol dire che la Svizzera non provò ad ottenere il possesso di Campione ma i monaci Milanesi, nel corso dei secoli, sono sempre riusciti a mantenere l’autonomia del territorio di compromesso in compromesso.

Di fatto Campione D’Italia è un exclave, ovvero un territorio situato all’interno di uno stato diverso da quello a cui politicamente o linguisticamente dovrebbe appartenere! Nonostante sia immerso nel territorio svizzero lo stato risponde alle leggi e alle caratteristiche italiane! Questo isolamento ha creato situazioni uniche: a Campione si paga in Franco Svizzero per dirne una, oppure a Campione c’è un casinò che risponde alle leggi Italiane, risultando quindi interessante per i giocatori che non vogliono l’esperienza digitale di Nomini casinò.

Campione d’Italia oggi

Tra le altre particolarità di Campione troviamo il fatto che solo nel 2020 questa zona è stata inclusa all’interno dell’unione doganale europea; questo passo ha comportato l’istituzione di controlli doganali e la necessità di andare a rispettare le normative fiscali comunitarie, portando a un cambiamento parziale nelle dinamiche economiche e amministrative locali, come anche certificato dal ministero della Finanza. Nei giornali locali questo è stato molto chiacchierato a causa delle difficoltà pratiche sono state introdotte per residenti e imprese locali, che si sono viste dover modificare l’approccio economico commerciale al fine di rispettare il contesto più rigoroso.

Tutto questo non scalfisce il fascino unico dell’exclave, che può vantare una posizione geografica a dir poco straordinaria tra il lago di Lugano e le alpi. L’attrattiva naturale della città è davvero irresistibile e nonostante le flessioni legate al mondo dell’intrattenimento  hanno portato a un ridimensionamento del casinò, cosa che incidentalmente ha spinto molti ad appoggiarsi alle piattaforme online come Nomini casinò, il quantitativo di turismo che alimenta ogni anno il mercato cittadino è ragguardevole.

Parliamo di paesaggi alpini e un lago molto sereno, in cui due culture si incontrano anche dal punto di vista architettonico e sopratutto gastronomico! Nonostante la dimensione ridotta, infatti, la città ha dalla sua una buona varietà di ristoranti e trattorie che servono piatti tipici Italiani influenzati dall’utilizzo aggressivo dei formaggi proprio della svizzera o con alcune influenze francesi (come un buon foie gras).

Un exclave dalla storia molto particolare, quindi, ha può vantare una storia unica, un potenziale turistico notevole e un fascino naturalistico davvero ragguardevole; la sfida su come amministrarlo in maniera funzionale è ancora aperta; è meglio fare i turisti ora che non c’è calca che farlo successivamente!

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