Blitz Carabinieri alla ex-Snia di Varedo: 12 arresti

Blitz nella ex Snia di Varedo da parte dei Carabinieri di Desio con 12 arresti emessi dalla Procura di Monza e tutti convalidati dal GIP con ordinanze di...

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Blitz nella ex Snia di Varedo da parte dei Carabinieri di Desio con 12 arresti emessi dalla Procura di Monza e tutti convalidati dal GIP con ordinanze di custodia cautelare in carcere, nei confronti degli appartenenti ai vari clan. Tra loro anche una coppia composta da una donna italiana ed un giovane tunisino, che si è prestata ad un pericoloso doppio gioco di fiancheggiamento a tutti i gruppi coinvolti.

I militari, nella fase delle catture, hanno recuperato oltre 200 grammi di cocaina, eroina ed hashish, una pistola con matricola abrasa, nonché arrestato in flagranza due ulteriori pusherL’area risulta ora bonificata dalla presenza di spacciatori.

Il teatro dell’indagine, grandi fabbricati dai solai pericolanti ed inghiottiti dalla vegetazione spontanea dall’impatto spettrale, ove un tempo la “SNIA” di Varedo produceva tessuti sintetici, per alcune bande di pusher era diventata un’autentica fortezza di sconfinata estensione, apparentemente inaccessibile agli ordinari controlli di polizia, divenendo una tra le più importanti piazze di spaccio della Brianza, la cui fruizione è stata indubbiamente favorita dalla vicinanza della locale Stazione Ferroviaria, che ha garantito nel tempo un più facile afflusso di alcuni dei tossicodipendenti in cerca della loro dose.

L’area EX SNIA di Varedo, negli ultimi mesi, è stato lo sfondo di un’autentica guerriglia tra bande rivali, composte tutte da cittadini nordafricani irregolari sul territorio nazionale, in contrasto tra loro per il predominio del “bazar della droga”.

Le risultanze dell’attività di polizia giudiziaria, svolte in un contesto investigativo rivelatosi un intreccio di atteggiamenti criminali che ricordano le vicende di Gomorra in declinazione nordafricana, una Gomorrakech, hanno permesso di inchiodare alle loro responsabilità gli autori di tre tentativi di omicidio mediante l’esplosione di colpi di fucile e pistole, consumati tra i capannoni abbandonati, ad opera di una gang di spacciatori estromessa dalla remunerativa gestione della “piazza di spaccio”, con mirati assalti armati avvenuti prima e durante le indagini. 

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