BIASSONO – La morte lo ha colto nel 2022, a soli trentanove anni. Don Simone Vassalli, responsabile della pastorale giovanile della Comunità Vergine Madre dell’ascolto, alberga saldamente nel cuore dei biassonesi.
E adesso vi dimorerà ancora di più grazie a una casa d’accoglienza a lui intitolata. Don Ivano Spazzini , durante l’inaugurazione avvenuta lo scorso weekend, ne ha tracciato un ricordo commosso sottolineando anche il profondo significato sociale e cristiano della nuova struttura.
“Oggi – ha scritto sulle colonne del bollettino parrocchiale – inauguriamo e benediciamo questa casa intitolata a don Simone destinata ai nostri carissimi ragazzi del Seme (Cooperativa sociale che si occupa del sostegno e dell’integrazione dei disabili, ndr) , e non solo. E’ una casa, non una struttura, e come ogni casa abitata da relazioni, segnata da affetti e riempita, resa viva, dai doni belli che segnano la vita di chi la abita, serve per custodire il cuore, cioè aiutare chi vi abita a mantenere vivi desideri, domande, aspirazioni, e perché no, persino i dubbi che non devono mai, neppure questi, essere soffocati o censurati”.
Don Ivano sottolinea poi come il progetto di una casa don Simone Vassalli non sia nato dall’oggi al domani ma sia stato lungamente pianificato. “Ha una lunga storia- ha infatti proseguito – nasce dal cuore di don Umberto (Ghioni , parroco di Biassono dal 1979 al 2006, ndr) è cresciuta come desiderio fino a diventare un’opera di fatto, grazie al cuore di tanti di noi, ha una lunga storia che chiede di continuare attraverso la vita di ciascuno di noi, servirà per sostenere il cammino dei ragazzi del Seme e per dare sollievo anche alle loro famiglie”.
Parole commosse hanno espresso anche i genitori di don Simone, Lucia e Gianfranco che hanno voluto fare giungere “il nostro più sentito ringraziamento per avere portato a termine il progetto nato una sera a cena con don Simone”.
I genitori del giovane religioso si sono detti pieni di gioia per le molte testimonianze d’affetto che ricevono e “se possibile- hanno scritto- ci attenuano il dolore ancora forte per la sua scomparsa prematura”. Da loro il ringraziamento ai ragazzi di Enjoin che “si assumono l’impegno di stare vicino alle persone più fragili e mettono il loro tempo libero a disposizione degli altri, può essere uno stimolo e un esempio per altri giovani”. (articolo di Cristiano Comelli)
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