Nei momenti di crisi economica è sempre a lui che si rivolge lo sguardo, all’oro, prezioso metallo considerato bene rifugio per eccellenza: con questo termine si va ad indicare un asset che non perder il proprio valore quando i mercati vanno male ed anzi che proprio in queste situazioni critiche vede aumentare il numero di richieste di acquisto in quanto si assiste ad una sorta di corsa ad accaparrarsi un bene che garantisce la cosiddetta riserva di valore.
Per avere un esempio concreto di questa dinamica basta vedere quanto accaduto nel 2020, anno di crisi enorme legata alla pandemia: ebbene il metallo giallo ha visto stabile il proprio valore che si è attestato a 1.898 dollari l’oncia, vale a dire un +0,7% rispetto a fine settembre 2020. Quali sono i fattori che determinano l’andamento del prezzo dell’oro?
I fattori che determinano il prezzo dell’oro
Sono diversi, come riporta il sito denaro24news.it; motivo per il quale anche chi investe in oro, sia fisico che finanziario, deve porre massima attenzione ed essere sempre aggiornato per controllare previsioni ed andamento del prezioso metallo.
In valore dell’oro si esprime con l’equazione dollari all’oncia: il che suggerisce quanto il valore dell’oro stesso sia legato anche al dollaro in un rapporto inversamente proporzionale. Tradotto, se il dollaro cala di valore l’oro, viceversa, sale.
Ma per comprendere l’andamento del metallo giallo così tanto ambito è necessario essere anche informati costantemente sugli accadimenti di cronaca. L’andamento dell’oro è infatti legato a doppio filo allo stato di salute delle economie mondiali più importanti; il fatto di essere considerato un bene rifugio poi. Fa sì che l’oro sia strettamente legato anche alla contingenza geopolitica ed economica di un dato momento storico.
Guerre, pandemie per restare alla stretta attualità, ma anche semplici dichiarazioni di un politico di turno; sono tutti elementi che possono influenzare in modo evidente l’andamento dell’oro. Motivo per il quale chi investe su questo metallo non può permettersi di non essere informato.
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