A Correzzana l’arte racconta la Shoah

CORREZZANA – Libri e fotogrammi, e la forza di un ricordo che non deve mai sparire nell’oblio. L’arte incontra la Shoah. E incontra soprattutto la necessità di renderne...

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CORREZZANA – Libri e fotogrammi, e la forza di un ricordo che non deve mai sparire nell’oblio. L’arte incontra la Shoah. E incontra soprattutto la necessità di renderne memoria alle giovani generazioni chiamate a costruire un futuro di pace, concordia e collaborazione. Un intento che il Consorzio Brianteo Villa Greppi si propone di realizzare con l’iniziativa “Percorsi nella memoria”.

Parole, note musicali e versi di poesia faranno rivivere il dramma dell’Olocausto attraverso una serie di appuntamenti che, vista l’epoca emergenziale dovuta alla pandemia, saranno proposti on line sul sito www.villagreppi.it oppure sul canale Youtube del Consorzio brianteo Villa Greppi e sulla pagina Facebook. Si parte lunedì 25 gennaio alle 21 con Frediano Sessi, autore del libro “Auschwitz, storia e memoria£, si prosegue mercoledì 27 gennaio alla stessa ora con Laura Forti e con il suo volume “Forse mio padre”. Il programma delle serate di gennaio ha termine venerdì 29 alle 20.45 con l’intervento di Alberto Caviglia ispirato alle pagine del suo libro “Olocaustico”.

Si proseguirà il primo febbraio alle 21 con Amedeo Osti Guerrazzi e il suo “Gli specialisti dell’odio, delazioni, arresti, deportazioni di ebrei italiani” mentre il 3 febbraio Filippo Focardi, ancora alle 21, parlerà sulla scorta dei contenuti del suo libro “Nel cantiere della memoria, fascismo, resistenza, shoah e foibe”. Il 5 febbraio Valentina Pisanty fermerà l’attenzione dell’uditorio con il libro “I guardiani della memoria”, il 7 Marcello Flores parlerà di “Cattiva Memoria”, anche in questi ultimi due casi con inizio alle 21. E alla stessa ora il 9 febbraio Wlodek Goldkorn parlerà della “Scelta di Abramo”.

Ai momenti di approfondimento letterario si affiancano quelli cinematografici con inizio il 30 gennaio alle 18 con l’introduzione di Daniele Frisco al film “104”, proseguimento il 6 febbraio con una discussione su “1945” di Ferenc Torok e termine l’8 con la presentazione di “Jojo Rabbit”di Taika Waititi.

L’ampio panorama di iniziative coinvolge anche il mondo scolastico grazie al progetto “Per dire l’assurdo, la shoah e l’arte” portato avanti dall’Anpi di Arcore con il coordinamento del professor Raffaele Mantegazza.

Vi sarà poi un incontro tra classi terze della scuola secondaria di primo grado e studenti del liceo artistico “Nanni Valentini” di Monza volto proprio ad approfondire il rapporto tra dramma della Shoah e arte che lo rende con tutta la sua straordinaria forza evocativa e suscitatrice di riflessioni profonde.  (articolo di Cristiano Comelli) 

Foto di lucia parrillo da Pixabay

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