MONZA – L’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) Brianza ha messo in campo un’intensa attività di controllo nel settore alimentare durante il 2024, effettuando ben 1.700 verifiche per garantire la sicurezza degli alimenti e tutelare la salute pubblica.
La Struttura Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) ha condotto un’ampia gamma di interventi, dalle ispezioni alle sanzioni, affiancando anche progetti educativi mirati a migliorare le pratiche nutrizionali.
Nel dettaglio, l’attività ispettiva si è tradotta in 1.670 ispezioni e 30 audit che hanno portato all’emissione di 448 sanzioni amministrative e 64 segnalazioni di reato. Questi numeri sottolineano l’impegno costante dell’ATS Brianza nel monitorare il territorio e intervenire in caso di non conformità.
“I dati del 2024 confermano l’importanza di una vigilanza continua nel settore alimentare della nostra Brianza,” ha dichiarato il dott. Marcello Tirani, direttore del SIAN di ATS Brianza. “Il nostro obiettivo non è solo reprimere le irregolarità, ma anche promuovere una cultura della prevenzione e della formazione tra gli operatori, rendendoli sempre più consapevoli dei rischi e delle corrette prassi da seguire.”
L’azione di controllo dell’ATS Brianza si è concentrata su un vasto numero di attività, monitorando oltre 14.000 imprese che operano nella produzione e distribuzione alimentare, inclusi i materiali destinati al contatto con gli alimenti (MOCA). Nel corso dell’anno, 1.418 stabilimenti sono stati oggetto di controlli ufficiali.
Le ispezioni hanno riguardato in particolare la ristorazione pubblica (854 stabilimenti), il commercio e il trasporto (314 imprese) e la produzione alimentare all’ingrosso (88 stabilimenti, tra cui pasticcerie, aziende di IV gamma, produttori di pasta fresca e secca, conserve e cibi pronti).
Le non conformità riscontrate hanno portato all’adozione di misure incisive, tra cui 217 prescrizioni, 148 chiusure temporanee di attività e 112 altri provvedimenti sanitari. Anche gli audit hanno evidenziato criticità, soprattutto nel settore MOCA e nella produzione alimentare all’ingrosso, con 18 non conformità rilevate.
Un aspetto cruciale dell’attività di controllo è rappresentato dai campionamenti di alimenti e materiali a contatto con gli alimenti, realizzati in collaborazione con il Laboratorio di Prevenzione di ATS. Nel 2024 sono stati analizzati 463 campioni, 63 dei quali correlati a malattie trasmesse da alimenti (MTA). Fortunatamente, solo 18 campioni sono risultati non conformi, principalmente a causa di contaminazioni microbiologiche (14 casi). Le azioni esecutive hanno incluso 12 disposizioni di revisione del sistema HACCP e 2 informative di reato alla Procura.
Particolare attenzione è stata dedicata anche al controllo delle acque potabili, con l’analisi di 784 campioni. In 12 casi sono state riscontrate non conformità legate al superamento dei limiti di ferro, manganese, batteri coliformi e nitriti. In tutte le situazioni, l’ATS Brianza ha prontamente disposto interventi per ripristinare la qualità dell’acqua.
Oltre all’attività ispettiva, l’ATS Brianza ha svolto un ruolo attivo nella sorveglianza nutrizionale, effettuando 157 sopralluoghi nelle mense scolastiche e nelle strutture di ristorazione collettiva per verificarne la qualità nutrizionale. Sono stati rilasciati 226 pareri dietetici e condotti 9 audit per migliorare gli standard nutrizionali.
L’impegno dell’ATS Brianza si è concretizzato anche in progetti educativi rivolti a diversi target, tra cui scuole, aziende e strutture sanitarie. Iniziative come “Pasto sano e quotidiano”, “Non solo glutine…”, “Lo spreco non è eco”, “Anziano attivo 2025” e progetti dedicati ai nidi hanno mirato a promuovere una maggiore consapevolezza sull’alimentazione sana, la gestione delle allergie e la riduzione dello spreco alimentare.
Il settore dell’export alimentare ha visto il rilascio di 493 certificati di esportazione, principalmente per integratori alimentari, conserve, semi conserve e caffè, destinati a paesi come Marocco, Egitto e Algeria.
L’Ispettorato Micologico ha gestito 155 richieste di riconoscimento di funghi, sequestrando 123 kg di prodotto non conforme. Nel corso dell’anno si sono registrati sei episodi di intossicazione da funghi, fortunatamente senza gravi conseguenze.
“Nonostante un elevato livello di sicurezza alimentare nel nostro territorio, i dati del 2024 evidenziano ancora la presenza di diverse irregolarità,” ha sottolineato il dott. Michele Brait, Direttore Generale di ATS Brianza. “Per questo motivo, è fondamentale proseguire con la sensibilizzazione degli operatori del settore. Allo stesso tempo, invitiamo cittadini e imprese a segnalare tempestivamente alle autorità sanitarie eventuali anomalie riscontrate nella sicurezza alimentare.”
L’attività di controllo dell’ATS Brianza proseguirà con la stessa intensità anche nel 2025, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la sicurezza alimentare e ridurre i rischi per la salute dei consumatori.
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