San Gerardo, il punto sui lavori di ammodernamento

MONZA – Ad un anno esatto dall’inizio lavori della Fase 4 del cantiere, il Presidente della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori Claudio Cogliati, fa il punto della situazione. Con...

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MONZA – Ad un anno esatto dall’inizio lavori della Fase 4 del cantiere, il Presidente della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori Claudio Cogliati, fa il punto della situazione.

Con una visita nel cantiere della Fase 4, relativa al Settore A, l’ultimo terzo del Monoblocco, distribuito su 14 piani che verranno totalmente ristrutturati in termini di accoglienza alberghiera e dotazioni strumentali e tecnologiche, il Presidente Cogliati ha potuto constatare lo stato di avanzamento dei lavori.

A spiegare le attività in corso è l’ing. Luigi Cereda di CMB Carpi: “Un anno dopo la consegna delle aree e l’apertura del cantiere nel luglio 2023, abbiamo terminato i lavori propedeutici. Le demolizioni sono invece ancora in corso, ma abbiamo concluso la demolizione del nucleo centrale degli ascensori, funzionale alla costruzione dei nuovi traslati di circa 3 metri, per consentire la creazione di un corridoio continuo lungo l’intero Monoblocco.

Durante le fasi di demolizione stiamo ponendo massima attenzione allo smaltimento dei materiali, la cui quantità si aggira intorno ai 120 metri cubi al giorno. I materiali vengono suddivisi per tipologia e smaltiti seguendo con attenzione le rigide procedure previste dalle normative di settore.

La stessa attenzione la stiamo ponendo per il monitoraggio delle polveri, con report quindicinali e mensili, per non interferire con la salute dei pazienti e sul controllo delle vibrazioni e del rumore, per non creare disturbo ai pazienti e/o degenti nei vicini reparti attivi. Le aree di cantiere, già a inizio lavori nel Settore B, sono state delimitate da quelle attive/operative con pareti in cartongesso costruite con prestazioni elevate di isolamento acustico e di compartimentazione antincendio. Altra attenzione è stata infine dedicata alla impermeabilizzazione dell’intera copertura per evitare infiltrazioni d’acqua piovana durante l’attività di cantiere”.

L’edificio in questa fase del cantiere si presenta con un vano centrale aperto dalla quota delle fondazioni al dodicesimo piano, funzionale alla sopraccitata traslazione degli impianti elevatori. Il progetto è infatti caratterizzato da un nuovo percorso connettivo che attraversa in modo continuativo i tre settori, A – B – C, lungo l’asse longitudinale e per realizzarlo i nuovi vani degli ascensori, destinati al flusso dell’utenza esterna e interna, sono previsti da progetto in posizione traslata verso nord. Come per i settori B e C le degenze verranno poi realizzate sul fronte sud, che è quello più illuminato, tutte a due posti letto e con bagno dedicato attrezzato per garantire sempre l’accessibilità alle persone con disabilità anche temporanea.

“Sono iniziate anche le opere di rinforzo strutturale dei circa 1500 pilastri – continua l’ing. Cereda – per il consolidamento sismico della struttura. Le opere di rinforzo dei pilastri prevedono ai piani bassi, fino al terra, una armatura in ferro compresa in un getto perimetrale di calcestruzzo di 8 cm di spessore mentre ai piani superiori, fino al 12esimo, un getto di calcestruzzo rinforzato con fibre di acciaio di 5 cm di spessore. È invece terminato il sezionamento degli impianti esistenti che attraversavano le aree oggetto di cantiere, attività molto delicata, perché erano impianti dedicati a reparti attivi per cui andava prevista in alcuni casi una soluzione alternativa o compensativa”.

I tempi: “Entro la fine del mese di luglio costruiremo i nuovi impianti elevatori e le solette perimetrali fino al piano tecnico, mentre il completamento di tutti i nuovi ascensori previsti a progetto e delle strutture annesse è previsto entro la fine del mese di ottobre. Tra metà luglio e metà agosto inizierà la posa della struttura della facciata del fronte sud, caratterizzata dalla composizione di pannelli colorati che ripropongono, stilizzandolo, il profilo delle Prealpi lombarde.

Contestualmente inizierà la distribuzione ai piani delle cellule bagno prefabbricate dedicate alle degenze. Dalla fine di agosto, invece, partiremo con la costruzione delle pareti interne che permetteranno agli impiantisti di iniziare le loro lavorazioni. L’obiettivo è di arrivare a settembre 2025 con la chiusura dei lavori. I presupposti ci sono per arrivare in tempo – confermano l’ing. Cereda e l’ing. Roberto Berti sempre di CMB – grazie anche all’attività di coordinamento della turnazione delle diverse maestranze operative in cantiere nella fase finale delle finiture interne. A titolo di esempio in Fase 1 erano presenti al lavoro in cantiere fino a 465 persone in contemporanea mentre in Fase 3 la punta massima è stata di 300 persone”.

“Il progetto di riqualificazione dell’Ospedale San Gerardo – sottolinea il presidente del San Gerardo, Claudio Cogliati – si propone di allineare la struttura ospedaliera, suddivisa in diversi edifici, ai rilevanti cambiamenti organizzativi, assistenziali e tecnologici che negli ultimi anni hanno profondamente modificato il modo di curare i pazienti. Sono molto contento che il cronoprogramma stia procedendo rispettando i tempi con la chiusura del cantiere nella tarda estate del 2025 quando al termine potremo recuperare nuove aree a verde e a parcheggi. Ringrazio per l’attenzione verso la sicurezza e il confort dei pazienti in fatto di polveri e rumorosità, così come l’attenzione allo smaltimento dei rifiuti. Questa “nuova” struttura sarà in classe energetica A++, con un adeguamento energetico dell’edificio ai migliori standard di prestazione raggiungibili. Il prossimo passo sarà il Pronto Soccorso collegato con l’elisuperficie. Nuove sfide ci attendono. Anche in vista del grande progetto di sviluppo di Milano e hinterland con l’arrivo della metropolitana a Monza”.

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