“Prima o poi viene per tutti il tempo della pensione che, volente o nolente, ti costringe a guardarti indietro per tirare le fila dell’attività svolta”. Così esordisce, nel suo messaggio di salute, Giorgio Gallioli andato in pensione in questi giorni, dopo oltre 21 anni di attività clinica presso l’Ospedale di Vimercate. Qui, provenendo dal San Raffaele, è stato per tanto tempo primario della struttura di Anestesia e Rianimazione e direttore del Dipartimento aziendale di Emergenza e Urgenza.
Gallioli si era laureato e specializzato alla Statale di Milano e, giovane medico, aveva frequentato l’Ospedale Herriot di Lione, In Francia.
In tutti questi anni a Vimercate, l’Ospedale, ricorda Gallioli, “grazie all’apporto di tante persone, ha saputo trasformarsi: da brutto anatroccolo a cigno, diventando un ospedale di primo ordine”.
“Ecco – spiega – credo che questa sia la più grande soddisfazione per chi ha partecipato a tale trasformazione, indipendentemente dal raggiungimento di traguardi personali, perché l’ospedale è e deve essere un unicum a cui tutti devono partecipare, sacrificando a volte, per il bene comune, anche cose di proprio interesse perché, nel nostro caso, il bene comune è il paziente che deve venire prima di tutto e di tutti”.
Detto ciò, Gallioli ringrazia “i tanti che mi hanno accompagnato in questa avventura perché a ciascuno di loro sono debitore di qualcosa e sono certo che chi rimane saprà ulteriormente migliorare lo standard del nostro ospedale”.
Marta Maria Bizarri è stata chiamata a svolgere, temporaneamente, la funzione di responsabile facente funzione della struttura di Anestesia e Rianimazione.
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