Ospedale di Vimercate: studi su Embolia Polmonare

Tre lavori scientifici realizzati presso l’Ospedale di Vimercate sono stati, in questi giorni, pubblicati su importanti riviste mediche internazionali. Il primo studio è frutto di una collaborazione con...

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Tre lavori scientifici realizzati presso l’Ospedale di Vimercate sono stati, in questi giorni, pubblicati su importanti riviste mediche internazionali. Il primo studio è frutto di una collaborazione con centri di primissimo livello, nell’ambito dell’Embolia Polmonare (EP). Si tratta di una analisi che fa luce sul ruolo della valutazione della compromissione cardiaca nei pazienti con EP a basso rischio.

I risultati acquisiti saranno probabilmente ripresi dalle future linee guida internazionali sull’Embolia Polmonare. Lo studio è stato accettato per essere pubblicato sull’European Heart Journal, una delle riviste scientifiche più autorevoli al mondo.

L’Ospedale di Vimercate, in particolare la struttura di Medicina Generale, ha inoltre partecipato ad una seconda ricerca coordinata in Italia dal Professor Marco Metra degli Spedali Civili di Brescia e pubblicata sul New England Journal of Medicine. Lo studio ha valutato l’efficacia e la sicurezza di un nuovo farmaco per il trattamento dello Scompenso Cardiaco.

Infine il terzo lavoro, pubblicato sul prestigioso Internal Medicina Journal.

“In questa ricerca – spiega Hernan Polo Friz, specialista della Medicina Generale dell’ospedale di Vimercate – abbiamo dimostrato che tra i pazienti con COVID19 ricoverati in ambito internistico (medicina e pneumologia), che peggioravano dal punto di vista respiratorio, circa un quinto dei pazienti presentava Embolia Polmonare (EP), allo studio angiotomografico, a conferma dell’ipotesi di un forte legame tra COVID19 e EP”.

Da sottolineare che il lavoro è stato interamente ideato e sviluppato presso l’ospedale di Vimercate, grazie all’attività di un gruppo multidisciplinare a cui hanno partecipato specialisti delle strutture di Medicina Generale, Pneumologia e Radiologia. Coinvolti anche due specializzanti della Scuola di Specialità dell’Università di Milano-Bicocca, che sono diventati coautori del lavoro.

“Insomma, anche in una situazione di emergenza – racconta Polo Friz – è possibile fare ricerca clinica indipendente, multidisciplinare e di qualità, a vantaggio della comunità medico-scientifica e soprattutto dei nostri pazienti”.

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