Apparecchio per l’ossigeno-terapia donato all’Ospedale di Desio

Nuova donazione all’Ospedale di Desio. I Lions di Monza e Brianza hanno regalato al reparto di Pediatria e Neonatologia un apparecchio finalizzato alla terapia con ossigeno ad alti...

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Nuova donazione all’Ospedale di Desio. I Lions di Monza e Brianza hanno regalato al reparto di Pediatria e Neonatologia un apparecchio finalizzato alla terapia con ossigeno ad alti flussi nell’assistenza respiratoria non invasiva in corso di bronchiolite e un monitor multiparametrico.

Si tratta di un umidificatore con generatore di flusso integrato che genera alti flussi di gas respiratori umidificati e riscaldati, forniti ai bambini attraverso cannule nasali e di un apparecchio per il monitoraggio continuo dei parametri vitali durante l’assistenza respiratoria non invasiva.
“L’obiettivo – spiega Matteo Stocco – Direttore Generale della ASST di Monza – è continuare a fare la differenza nell’erogare terapie e assistenza ad alti livelli. Con l’aiuto delle donazioni provenienti da sostenitori continuiamo a migliorare le prestazioni, in questo caso a favore dei piccoli pazienti. Siamo grati ai Lions per il generoso supporto ai nostri sforzi nell’ottica di fornire trattamenti efficaci, non invasivi e sempre più mirati alle esigenze dei nostri reparti”.

“La bronchiolite – sottolinea Tiziana Varisco, Direttore della Struttura complessa di Pediatria e Neonatologia dell’Ospedale di Desio – è la più frequente infezione delle basse vie respiratorie nei bambini di età inferiore ai due anni. Quando sono coinvolti i bambini nel primo anno di vita, in particolare sotto i 6 mesi, il quadro respiratorio può essere così importante da richiedere ospedalizzazione. Nel 10% di questi casi l’evoluzione purtroppo ingravescente dell’insufficienza respiratoria può richiedere ricovero in terapia intensiva con necessità di intubazione e ventilazione meccanica”.
Negli ultimi anni la possibilità di somministrare in modo facile e sicuro ossigeno ad alti flussi umidificati e riscaldati, tramite cannule nasali, ha portato al crescente utilizzo di questa metodica, secondo le linee guida e raccomandazioni per i bambini con bronchiolite ricoverati anche nei reparti di Pediatria Generale, riducendo la necessità di ricovero in terapia intensiva e minor ricorso all’intubazione.

Solo l’anno scorso l’ospedale di Desio ha registrato 88 casi di bronchioliti su 1081 ricoveri, con maggior incidenza tra ottobre e marzo e l’assistenza respiratoria ad alti flussi ha notevolmente ridotto il numero di trasferimenti nelle terapie intensive neonatali e pediatriche.

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