Covid, la situazione aggiornata al San Gerardo

Covid, ecco la situazione aggiornata ad oggi lunedì 6 dicembre dei pazienti ricoverati al San Gerardo a causa del virus di Wuhan. Il numero totale di ricoverati è di...

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Covid, ecco la situazione aggiornata ad oggi lunedì 6 dicembre dei pazienti ricoverati al San Gerardo a causa del virus di Wuhan.

Il numero totale di ricoverati è di 54 di cui:
– 28 in Malattie Infettive (13 non vaccinati)
– 12 in Pneumologia (5 non vaccinati)
– 7 in terapia intensiva (5 non vaccinati)
– 7 in UTIR (2 non vaccinati).

Nella settimana dal 29/11 al 05/12 hanno avuto accesso al PS 1615 pazienti, di cui 158 con sintomatologia Covid, di cui 25 ricoverati.
Deceduti nella settimana dal 29/11 al 05/12: 6 pazienti. L’età media dei 54 pazienti ricoverati è di 69 anni.

CONFRONTO CON LA SETTIMANA PRECEDENTE:
Alla data del 29 novembre 2021 erano ricoverati in toltale 54 pazienti, di cui:
– 30 in Malattie Infettive (15 non vaccinati)
– 8 in Pneumologia (3 non vaccinati)
– 8 in terapia intensiva (5 non vaccinati)
– 8 in UTIR (4 non vaccinati).
Nella settimana dal 22/11 al 28/11 hanno avuto accesso al PS 1694 pazienti, di cui 152
con sintomatologia Covid, di cui 32 ricoverati.
Deceduti nella settimana dal 22/11 al 28/11: 7 pazienti.
L’età media dei 54 pazienti ricoverati è di 72 anni.

Afferma il professor Paolo Bonfanti, Direttore unità operativa di Malattie Infettive: “La situazione dei pazienti ricoverati presso la ASST di Monza è stabile rispetto alla settimana scorsa anche se in Lombardia sale, anche se molto lento, il numero dei posti letto di area medica e di terapia intensiva occupati per Covid. Emerge quindi una profonda differenza con quanto avveniva in passato quando l’indice Rt era superiore a 1 e quindi l’epidemia era da considerarsi in fase espansiva: le scorse volte i ricoveri salivano in modo esponenziale con tassi di occupazione dei posti letto in crescita rapida. In questa quarta ondata non sta avvenendo allo stesso modo, sicuramente grazie alla rete protettiva svolta dalla vaccinazione di massa. Bisogna continuare su questa strada, continuando a vaccinarsi, per permettere agli ospedali di continuare a curare anche i malati affetti da altre patologie”.

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