Valtellina: ghiacciai sempre più piccoli, purtroppo

di Donatella Salambat – I ghiacciai sono il termometro di uno stravolgimento climatico sempre più evidente. A comunicarlo il professor Fausto Gusmeroli, docente presso il Dipartimento di Scienze Agrarie...

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di Donatella Salambat – I ghiacciai sono il termometro di uno stravolgimento climatico sempre più evidente. A comunicarlo il professor Fausto Gusmeroli, docente presso il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’ Università di Stato di Milano, giovedì 15 Novembre, presso la sede milanese di via Palestro 12 dell’Associazione Culturale Valtellinese.

Tema della serata “Il cambiamento climatico. Quali scenari per la Valtellina?” reso attuale dai repentini cambiamenti climatici e termici di questi ultimi anni. Gli effetti di tale evento risultano più evidenti in alcune aree del Pianeta rispetto ad altre. Tra queste meritano particolare attenzione i ghiacciai della Valtellina che stanno vivendo ma continua erosione.

Gusmeroli, ha portato all’attenzione del folto pubblico present in sala il caso del “Ghiacciaio dei Forni” considerato uno dei ghiacciai vallivi italiani più grandi, situato in Alta Valtellina.

Dopo anni di intenso ritiro e riduzione è avvenuta l’inevitabile frammentazione e le ripetute ondate di caldo hanno decretato la fine di questo ghiacciaio, considerato unitario, per la sua vastità. Dalla sua frammentazione sono nati tre apparati glaciali distinti.

La riduzione dei ghiacciai in Valtellina così come nel resto del Pianeta sta già producendo effetti negativi e ripercussioni sull’ecosistema portando a danni irreversibili. Nelle Alpi l’aumento della temperatura nei prossimi decenni porteranno le nostre montagne ad assomigliare a quelle del Colorado senza neve e senza vegetazione. La riduzione dei ghiacciai presenti sul territorio valtellinese impatta drasticamente sulla disponibilità idrica che deriva dalla fusione glaciale, ciò comporta conseguenze non solo dal punto di vista idrico ma anche energetico e paesaggistico.

La riduzione delle riserve di ghiaccio presenti sulla Terra, negli anni avvenire provocheranno scenari drammatici, ma reali. Assisteremo sempre di più a inondazioni di estese aree continentali, ad aumento dei livelli degli oceani e innalzamento incontrollato dell’effetto serra e con conseguente squilibrio della catena alimentare.

A periodi di intense precipitazioni seguiranno periodi di siccità, raccolti distrutti, epidemie di malattie ormai dimenticate. L’innalzamento delle temperature secondo il Professore è in netta accelerazione e ciò è provocato in parte dall’utilizzo dei combustibili fossili da parte dell’uomo.

In questi anni i maggiori Paesi come Stati Uniti, Cina e diversi paesi dell’Europa hanno adottato il primo accordo universale e giuridicamente vincolante sul clima mondiale.

Belle pagine e buone intenzioni come fa intendere il Gusmeroli, ma senza alcun effetto reale, visto che molti  lo hanno disatteso.

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