Uno spazio di lettura per i bimbi all’Ospedale di Desio

Uno spazio di lettura nelle sale d’attesa degli ambulatori pediatrici dell’Ospedale di Desio. E’ il progetto “Nati per leggere”, realizzato in collaborazione con l’associazione ABIO BRIANZA, che ha...

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Uno spazio di lettura nelle sale d’attesa degli ambulatori pediatrici dell’Ospedale di Desio. E’ il progetto “Nati per leggere”, realizzato in collaborazione con l’associazione ABIO BRIANZA, che ha contribuito all’acquisto del materiale necessario.

L’iniziativa è semplice ma apprezzata. Si tratta di un angolo in corrispondenza del box infermiere, con un pannello raffigurante bimbi e libri con un ramo su cui sono appese frasi che riguardano la lettura, accanto a due bacheche dove i genitori possono trovare indicazioni su come avvicinarsi a questa esperienza e sui riferimenti per approfondire le informazioni del progetto in assenza di personale dedicato. In una piccola libreria sono stati suddivisi i libri: per i bambini più piccoli nella parte bassa così da permettere loro di scegliere liberamente ciò che più li attira predisponendo un tappeto lavabile sul quale possono sedersi, scoprire i libri e leggere con igenitori. Nei ripiani superiori invece i libri per i bimbi e ragazzi in età scolare che più facilmente scelgono in base al titolo o all’autore e hanno a disposizione tavolini e sedie per potersi accomodare.

Considerata la molteplicità di utenti stranieri, sono presenti pieghevoli informativi per i genitori in varie lingue (italiano, albanese, arabo,cinese, croato, francese, inglese, romeno, serbo, sloveno, spagnolo, russo e tedesco), con cui le famiglie ricevono informazioni sull’importanza della lettura e sulla possibilità di reperire libri nella propria lingua per i loro bambini.

“È ormai consuetudine vedere che per i genitori, il metodo più immediato per intrattenere i propri figli durante le visite è quello di utilizzare il proprio smartphone, e solo raramente utilizzano libri che portano da casa o i giochi presenti in sala d’attesa – spiega Tiziana Varisco, direttore facente funzione della struttura complessa di Pediatria e Neonatologia -. Abbiamo ritenuto che proporre un’alternativa di distrazione poteva essere un buon modo di fare educazione sanitaria ed abbiamo preso contatti con l’associazione Nati per Leggere il cui programma è ricco di spunti e materiale informativo. La letteratura scientifica ha dimostrato come la lettura condivisa proposta con continuità fin dal primo anno di vita ai bambini in età prescolare, possa avere una profonda influenza sia sulla dimensione relazionale sia su quella cognitiva e aumenti l’interesse per la lettura. Il nostro desiderio è quello di riuscire a coinvolgere e motivare anche il personale medico e infermieristico nell’utilizzo dei libri per distrarre i bambini durante le visite, sensibilizzando i genitori anche nell’utilizzo a casa. La promozione della lettura in famiglia oltre a stimolare il bambino, intensifica la relazione tra genitori e figli”.

“L’intento di questa iniziativa – commenta il Direttore Generale della ASST di Monza Matteo Stocco – è quello di poter allargare l’esperienza della lettura per favorire il benessere e lo sviluppo dei bambini. Numerose ricerche hanno dimostrato che i bambini a cui viene letto un libro con costanza fin dal primo anno di vita, hanno uno sviluppo maggiore del linguaggio e dimostrano minori difficoltà nel successivo apprendimento della lettura rispetto ai coetanei che non possono usufruire di questa opportunità. Con un semplice consiglio dato ai genitori, ovvero leggere un libro con il bambino in braccio anche in ospedale, si può aumentare lo stimolo cognitivo del bambino, che è tanto più efficace quanto più è collegato ad esperienze emotive”.

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