Cita Ratzinger e difende Trump: comizio show di Salvini a Bormio

Inizia da Bormio, nell’Alta Valtellina, la campagna elettorale del leader leghista Matteo Salvini. Nel giorno di Capodanno, in una sala stracolma fra residenti e villeggianti, Salvini parte da...

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Inizia da Bormio, nell’Alta Valtellina, la campagna elettorale del leader leghista Matteo Salvini. Nel giorno di Capodanno, in una sala stracolma fra residenti e villeggianti, Salvini parte da uno dei punti forti del programma, il diritto alla legittima difesa: “Non si tratta di cattiveria ma giustizia e rispetto delle regole” ma passa subito al tema immigrazione: “A Bormio non ho visto fra i  migranti donne e bambini denutriti ma ragazzi in piena forma fisica che giocano a palle di neve. Accoglienza sì, ma solo a chi ne ha davvero diritto”. E dà manforte alle sue tesi con una citazione di Papa Benedetto XVI: “Prima del diritto ad emigrare va riconosciuto il diritto a non emigrare”. In caso di vittoria elettorale Salvini chiarisce che gli aerei non andranno più a prendere i migranti in Libia ma saranno utilizzati per il tragitto opposto. Nel discorso di un aspirante premier non può mancare un accenno ai temi economici. “Se vogliamo creare più lavoro bisogna fare come Trump, ovvero abbassare le tasse. Sapete perché il Presidente USA è attaccato da tutti? Perché sta mantenendo quanto ha detto in campagna elettorale. Pensiamo alla decisione di spostare l’ambasciata a Gerusalemme. L’avevano promesso tutti i candidati presidenti, di tutti gli schieramenti, negli ultimi vent’anni. Trump l’ha scritto nel programma e l’ha fatto”.

Il segretario della Lega afferma di non voler far “sparate”, ma di limitare il raggio d’azione a “proposte concrete e realizzabili”, per essere credibile anche dopo il 4 marzo, giorno in cui le elezioni “saranno vinte dal centrodestra”. Su questo il Matteo leghista non ha dubbi, ma solo certezze.

All’incontro pubblico di Salvini presenti il capogruppo in Regione, Massimiliano Romeo, gli esponenti del Carroccio valtellinese Ugo Parolo, Massimo Sertori, Johnny Crosio, Maurizio Piasini, Tiziano “Striscia” Fistolera e il consigliere comunale di Monza, Cesare Gariboldi.

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