ATS Brianza: in diminuzione i casi di decesso sul lavoro

“Il controllo e la prevenzione sono l’unica strada per evitare che le persone muoiano sul lavoro”. Così il dottor Roberto Agnesi, direttore dell’UOC di Prevenzione Sicurezza Ambienti di...

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“Il controllo e la prevenzione sono l’unica strada per evitare che le persone muoiano sul lavoro”. Così il dottor Roberto Agnesi, direttore dell’UOC di Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro di ATS Brianza, commenta i quattro decessi in pochi giorni della scorsa settimana. Un numero che richiama tutti a un maggiore impegno per evitare che episodi mortali possano ripetersi.

“Nel nostro territorio, anche grazie alle attività di controllo e di prevenzione, siamo passati da 14 decessi nel 2000 (9 a Monza e 5 a Lecco) riconosciuti da INAIL in occasione di lavoro a 7 nel 2017 (rispettivamente 4 e 3) nel 2017, per scendere a 3 oggetto di indagine nel 2018 sulle due province di Monza e di Lecco, su una media di 400.000 lavoratori”, spiega Agnesi che specifica: “Questi dati sui morti sul lavoro considerano le persone decedute in luogo di lavoro, escludendo quanti muoiono lungo il tragitto ovvero sul posto di lavoro ma per altre cause mediche, come infarti o altre patologie senza correlazione con il lavoro”.

ATS Brianza anche per il 2019 ha predisposto un intenso piano di controlli che coinvolgerà “almeno il 5% delle aziende pari almeno a 2.900 imprese. Per quanto riguarda i cantieri sono previsti 900 interventi ispettivi della UO prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro cui vanno ad aggiungersi 115 interventi della UO impiantistica”. Saranno oggetto di controllo anche 80 tra aziende agricole e cantieri di manutenzione del verde.

Per diffondere la cultura della prevenzione ATS Brianza ha sviluppato pure la campagna “Impariamo dagli errori” (consultabile sul sito www.ats-brianza.it/it/casi-infortuni.html): a partire da eventi realmente accaduti consente alle aziende di individuare le azioni preventive da attuare per evitare che casi simili si ripetano.

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