A Monza le GEV salgono in cattedra

Le Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) salgono in cattedra a Monza, con due percorsi formativi e più di mille studenti coinvolti tra scuole elementari, medie e superiori. L’educazione ambientale...

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Le Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) salgono in cattedra a Monza, con due percorsi formativi e più di mille studenti coinvolti tra scuole elementari, medie e superiori.

L’educazione ambientale alle elementari e medie. Il progetto destinato agli studenti delle elementari e delle medie si chiama «G.A.G.E.» («Giovani Aspiranti Guardie Ecologiche»). Sette «GEV» entrano in 25 classi, le quarte e le quinte elementari e le prime e seconde medie, di sei scuole: «Salvo D’Acquisto», «Vittorio Alfieri», «Omero», «Confalonieri», «Sabin» e «Bellani». Sono 517 (221 delle primarie e 296 delle secondarie) gli studenti che partecipano al progetto. Inoltre i volontari del verde hanno studiato un minicorso dedicato a 50 piccoli studenti della scuola materna «Maria Bambina». Il corso, iniziato lunedì 4 febbraio alla scuola «Confalonieri» di via San Martino, si concluderà a maggio.

Superiori, «focus» sulla differenziata. «I rifiuti urbani e la raccolta differenziata» è, invece, il tema del corso per gli studenti delle scuole superiori, la novità di quest’anno. Dal recupero allo smaltimento: il corso, gestito da due «GEV» affiancate da un dipendente dell’Ufficio Tutela Ambientale, è un «viaggio» nel mondo della raccolta differenziata, con un focus sul riciclo della plastica. Senza dimenticare il lato «pratico»: nelle classi le «GEV» porteranno un sacco trasparente, quello dove sono conferiti i rifiuti secchi, non riciclabili, e gli studenti potranno toccare con mano quanti rifiuti riciclabili, come carta e plastica, non sono differenziati in modo corretto. Quattro gli Istituti che hanno aderito (I.P.S.S.E.C. «Adriano Olivetti», Azienda Speciale di Formazione Scuola «Paolo Borsa», Ente Cattolico Formazione Professionale di via Manara e Istituto «Leone Dehon») per un totale di 473 studenti suddivisi in 21 classi. Il corso, organizzato in lezioni settimanali di circa due ore, avrà una durata di quattro mesi, da febbraio a maggio e coinvolgerà tredici classi. Le altre entreranno nel progetto nel prossimo anno scolastico.

Gli «ambasciatori dell’ambiente». «Chi potrà fare la differenza nei prossimi anni sul fronte della sostenibilità, anche su quello della raccolta differenziata, sono i bambini e i ragazzi, i nostri “Ambasciatori dell’ambiente”, spiega l’Assessore all’Ambiente Martina Sassoli. La difesa del territorio comincia sui banchi di scuola. Per questo sosteniamo i progetti di educazione ambientale che possono contribuire a stimolare nei ragazzi un ragionamento su un tema determinante per il loro futuro, la tutela dell’ambiente».

Oltre 300 giorni di controlli. Le «Guardie Ecologiche Volontarie» («GEV») sono cittadini che, da volontari, scelgono di mettere a disposizione parte del proprio tempo libero per la tutela ambientale. Le «GEV», come stabilito dalla Legge regionale n. 9/2005 («Nuova disciplina del servizio volontario di vigilanza ecologica»), durante il loro servizio sono Pubblici Ufficiali con funzioni di Polizia Amministrativa e, pertanto, possono accertare e sanzionare abusi di loro diretta competenza. A Monza il corpo delle «GEV» può contare su 37 volontari che nel 2018 hanno svolto servizi di controllo del territorio e di educazione ambientale per 7.324 ore, pari a 305 giorni. Gli accertamenti sono stati 472.

La difesa dell’ambiente inizia sui banchi di scuola. Un impegno importante per le «GEV» che ogni giorno sono impegnate in diversi compiti per la tutela del territorio, ma che dedicano ogni anno anche una parte del loro tempo in attività dedicate agli studenti. «La difesa dell’ambiente comincia con la formazione, dichiara l’Assessore alla Sicurezza Federico ArenaPer questo ringrazio le guardie ecologiche volontarie che ogni giorno mettono a disposizione il loro tempo per la tutela dell’ambiente in cui viviamo: difendere e tutelare il verde, farlo apprezzare e rispettare e spiegarne il valore ai più giovani. Un impegno serio e importante che serve alla città».

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