Topini usati come esche: macabra scoperta nel Parco di Ornago

Ennesimo episodio di maltrattamento ai danni di animali, per  fotografare un rapace o un animale selvatico non è un’impresa facile, richiede molta pazienza, appostamenti nei luoghi giusti e...

1333 0
1333 0

Ennesimo episodio di maltrattamento ai danni di animali, per  fotografare un rapace o un animale selvatico non è un’impresa facile, richiede molta pazienza, appostamenti nei luoghi giusti e saper cogliere il giusto attimo.

C’è qualche fotografo naturalista che questa pazienza non ce l’ha (e non sembra purtroppo un caso isolato) e che per uno scatto migliore non si fa scrupolo di utilizzare un’esca viva per attirare il “modello”.

Teatro del crudele set fotografico è stata un’area del Parco Agricolo Nord Est (P.A.N.E.) di Ornago (MB), un’oasi di pace che gli amanti della fotografia naturalistica conoscono e apprezzano per la possibilità di immortalare le numerose specie di rapaci che vi dimorano, come civette, allocchi, barbagianni, gufi e poiane.

Qui su un tronco è stato rinvenuto inchiodato per la coda un topolino vivo, presso una fotocamera pronta per lo scatto. Vicino è stata rinvenuta anche una piccola gabbia, con altri topolini bianchi, destinati anch’essi a fare da esca.

Il ritrovamento è stato effettuato dalle Guardie Ecologiche Volontarie del parco domenica 3 Marzo durante un normale servizio di vigilanza e dell’accaduto sono state informate le autorità competenti, in questo caso i Carabinieri Forestali, che hanno provveduto a porre tutto il materiale sotto sequestro.

ENPA di Monza e Brianza ha svolto una sua indagine nel mondo dei fotografi naturalisti, scoprendo con raccapriccio che tale pratica è comunemente utilizzata, anche se da una piccolissima minoranza. ENPA condanna con fermezza questa pratica crudele, che non può essere certo giustificata dal fatto che i topolini utilizzati vengono comunemente venduti nei negozi come cibo vivo per rapaci o rettili e acquistati da chi ha, dell’amore per gli animali, una visione distorta.

ENPA di Monza e Brianza auspica che le forze dell’ordine riescano al più presto a individuare l’autore di questa crudele azione e si riserva di presentare denuncia penale all’autorità giudiziaria, invitando nel frattempo tutti coloro che fossero a conoscenza di fatti analoghi o che si dovessero imbattere in analoghe postazioni a farne immediata denuncia alle autorità competenti.

Condividi

Join the Conversation