BIASSONO – La lotta partigiana per la liberazione del paese dalle spire del nazifascismo ebbe anche il suo volto e il suo impegno. Ambrogio Cassanmagnago è un nome che risuona forte e chiaro nella memoria dei cittadini di Biassono.
A lui sarà intitolata una pietra d’inciampo in una cerimonia in programma sabato 25 gennaio alle 11 in via San Martino 26. Nativo di Macherio dove vide la luce nel 1901 e figlio di Angelo Cassanmagnago ed Enrichetta Pellegatta, lavorò nella posteria nel palazzo che sorgeva allora alla confluenza tra le vie San Martino e Porta d’Arnolfo.
Contrasse poi matrimonio diventando padre di quattro figli. Il 5 maggio 1944 la sua vita sarebbe mutata per sempre con l’arresto da parte di alcune guardie tedesche che l’accusarono di fornire viveri ai partigiani.
Per lui cominciò un calvario con la deportazione al campo di concentramento di Flossenburg e poi a Mauthausen dove gli fu assegnata la matricola 108553.
“Classificato come prigioniero politico – ricorda il comune in una nota – venne spostato a Gusen dove morì il 2 dicembre 1944”. Il suo ricordo correrà sulle parole del sindaco di Biassono Luciano Casiraghi, di quello del consiglio comunale di ragazzi e ragazze Edoardo Di Rita e di Loris Maconi, esponente del Comitato per le Pietre d’Inciampo della provincia di Monza e Brianza.
Foto di Syrio – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=127422493
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