Il San Gerardo inaugura il nuovo Blocco Angiografico

Taglio del nastro questa mattina alla ASST di Monza per l’apertura del nuovo Blocco Angiografico dell’ospedale San Gerardo. Le sale angiografiche rientrano nell’ambito della Radiologia Interventistica (R.I.), un...

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Taglio del nastro questa mattina alla ASST di Monza per l’apertura del nuovo Blocco Angiografico dell’ospedale San Gerardo.

Le sale angiografiche rientrano nell’ambito della Radiologia Interventistica (R.I.), un settore ultra-specialistico della Radiologia che effettua una eterogenea serie di procedure terapeutiche, eseguibili nella stragrande maggioranza dei casi in anestesia locale o blanda sedazione, che hanno in comune tre fondamentali caratteristiche: la mini o ridotta invasività, l’approccio percutaneo (non c’è bisogno di incisioni o aperture chirurgiche) e la guida mediante tecniche di imaging radiologico quali l’angiografia, l’ecografia, la TAC e in alcuni casi la Risonanza Magnetica.

Dal 2009 all’ospedale San Gerardo è stato costituito un Blocco Angiografico e la sezione di Radiologia Interventistica che, grazie alla dotazione tecnologica d’avanguardia di due angiografi digitali “flat panel” (di cui uno dotato di modulo rotazionale), di tre apparecchiature ecografiche per procedure eco-guidate e di medici radiologi dedicati a tempo pieno con elevate competenze professionali, si conferma oggi tra i centri di eccellenza regionale e nazionale nel campo delle terapie mininvasive imaging-guidate sia per l’elevato volume di procedure eseguite annualmente sia per l’ampia gamma di interventi offerti con notevoli possibilità di cure aggiuntive.

“La continua innovazione tecnologia e la disponibilità di materiali sempre più sofisticati e dedicati – afferma Rocco Corso, Direttore della Struttura complessa di Radiologia e diagnostica per immagini e Responsabile della Radiologia Interventistica – hanno favorito un travolgente sviluppo e una rapida evoluzione delle procedure di Radiologia Interventistica che si vanno sempre più diffondendo ed affermando nella pratica clinica, in quanto valide alternative alle tecniche chirurgiche in diversi campi e in varie situazioni cliniche. Tale aumento è dovuto alla documentata e consolidata affidabilità degli interventi di radiologia interventistica a cui fanno seguito, nella maggior parte dei casi, la riduzione dei tempi di degenza e un minor tasso di complicanze rispetto alle alternative chirurgiche”.

Proprio per l’ampio campo di applicazione vengono distinte procedure di Radiologia Interventistica Vascolare (eseguite all’interno di arterie e vene), di Interventistica Extravascolare (ovvero eseguiti su altri distretti corporei quali ad esempio fegato, vie biliari, reni) e di Interventistica Oncologica ed Onco-ematologica.

“Da ultimo – conclude il dott. Corso – l’inserimento, l’integrazione e la dedizione dei nostri medici neuroradiologi ha consentito un ulteriore ampliamento delle procedure offerte anche di neuroradiologia interventistica con possibilità di trattare mediante tecniche endovascolari aneurismi cerebrali o pazienti affetti da ictus ischemico iperacuto con tromboaspirazione e ricanalizzazione percutanea”.

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