di Cristiano Comelli – Una è tornata a casa con una brutta sconfitta, l’altra con un pareggio colorato di rammarico. Folgore Caratese da una parte, Tritium dall’altra.
La Folgore Caratese ha assaggiato la prima sconfitta della gestione di Simone Crippa, chiamato a rilevare la squadra dopo il clamoroso esonero di Vinicio Espinal, un rapporto che qualcuno considera concluso un po’ troppo prematuramente e quando la squadra poteva cominciare a ingranare.
Kyeremateng, peraltro assente contro i rossoblù, e compagni sembrano avere smarrito la strada della vittoria che manca ormai da cinque turni e hanno sinora continuato a procedere con i piccoli passi con una serie di pareggi. L’esito temporaneo è un decimo posto che rappresenta un posizionamento un po’ basso rispetto a quello alla portata dei brianzoli.
A Carate nessuno vorrebbe vedere rimaterializzarsi i fantasmi di un campionato difficile come lo scorso nel quale la squadra allora affidata a Giuliano Melosi ottenne la salvezza soltanto passando per la lotteria dei playout grazie alla vittoria per 2-0 contro il Città di Varese.
La Tritium ritorna dal terreno della Castellanzese con la rabbia in corpo per essersi vista sfumare proprio all’ultimo quella che sarebbe stata la sua seconda vittoria consecutiva, terza stagionale e prima in trasferta.
La punizione con cui Lazzaro, poco oltre la metà della prima frazione, aveva infilzato la porta neroverde faceva presagire una giornata di gloria per i biancocelesti che però, in pieno recupero, hanno commesso l’ingenuità di regalare un corner e lo hanno pagato a caro prezzo. Ma Lazzaro e compagni, dopo la vittoria con la Varesina, muovono ulteriormente la classifica.
Che permane deficitaria con soli sette punti in archivio che valgono la collocazione nella parte bassa della graduatoria ma potrebbe ora volgere al bello se la squadra mantenga la concentrazione e sappia imparare a gestire i meritati vantaggi acquisiti senza smarrirsi nel finale.
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