MONZA – D’accordo che al campionato non aveva più niente da chiedere. D’accordo che la classifica sorride come lo scorso campionato. Ma dal Monza visto ieri per l’ultima volta in questa stagione davanti al proprio pubblico era forse lecito attendersi qualcosa di più.
Contro il Frosinone, oltreché la sconfitta, per la pattuglia di Raffaele Palladino è arrivata una prova insolitamente incolore. Calo di motivazioni? Ci può stare. Ma il Monza che ha affrontato i ciociari non è davvero stato il solito Monza.
Poche idee, poche conclusioni, poca determinazione. Palladino analizza il postgara con la consueta schiettezza ma prima di tutto sfodera un’emozione per il finale: “a fine gara è comunque stato emozionante – spiega con riferimento al fatto che poi siano andati a salutare il pubblico – i protagonisti sono i ragazzi, il pubblico, nonostante la sconfitta, è stato eccezionale, era giusto andare a salutarlo, mi hanno richiamato indietro, mi sono emozionato, i tifosi mi hanno sempre sostenuto sin dal primo giorno dal mio arrivo con lo staff”.
Sulla partita, invece, osserva: “dal primo giorno in cui sono arrivato ho cercato di dare il meglio di me – prosegue- questi miei due primi anni in serie A sono stati bellissimi, i ragazzi anche contro il Frosinone hanno cercato di dare il massimo, erano un po’ svuotati e stanchi, hanno cercato di dare la massima energia, siamo stati meno lucidi in fase offensiva, ci è mancato questo, ma la squadra ha cercato di dare il massimo”. (articolo di Cristiano Comelli)
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